Dopo la candidatura di D’Attis tutti vogliono Forza Italia. Trasmigrano anche quelli di Noi Centro-Bpt?

brindisi panoramica

BRINDISI – Grandi manovre nel centro-destra brindisino, dove la probabile elezione in Parlamento di Mauro D’Attis (Forza Italia) sta catalizzando – almeno per il momento – gli interessi di tanti schieramenti.

Alla originaria formazione che vedeva Forza Italia alleata con Marcello Rollo (ed i suoi movimenti di riferimento), con il Partito Repubblicano (rinato con Giovanni Antonino) e con i partiti della destra sovranista (Lega, Fratelli d’Italia, Movimento nazionale per la sovranità e la serie di movimenti di destra), sembra oramai certo possa aggiungersi l’area dei moderati costituita da Brindisi in Alto (Marino), i movimenti del notaio Errico, Alternativa Popolare, Noi con l’Italia (Udc e Direzione Italia), Coerenti per Brindisi (Luperti), Impegno Sociale ed i Democratici e Socialisti di Flores e Loiacono (anche se si dice che quest’ultimo possa passare in Forza Italia).

Ma c’è di più: come già accaduto ad esempio per Livia Antonucci e Michele Di Donna (che hanno abbandonato rispettivamente Progetto per l’Italia e Direzione Italia), dovrebbero confluire in Forza Italia anche molti dei centristi di Rollo, e ciò potrebbe anche portare Noi Centro-Bpt a non presentarsi alle prossime Amministrative.

A seguito di tali ultime notizie, però, i partiti ed i movimenti della destra identitaria hanno esternato il proprio dissenso verso l’assemblamento prefiguratosi ed hanno minacciato Forza Italia di correre da soli con il proprio candidato, ovvero Massimo Ciullo, anche se quest’ultimo ha dato la propria disponibilità solo in presenza di una coalizione ampia e coesa.

Insomma, se le Politiche dovesse vincerle il centro-destra, è immaginabile che il quadro tratteggiato possa realmente concretizzarsi: in quel caso, si ritroverebbero nella stessa coalizione chi ha governato nelle ultime consiliature e chi le ha aspramente avversate. Con la “linea dura” annunciata dal centro-sinistra guidato da Riccardo Rossi (e connaturata al M5S), d’altronde, i margini di manovra per gli altri partiti si restringono ed è fisiologico accada quanto prospettato, perché tutti preferiscono turarsi il naso piuttosto che concorrere da soli.

Tuttavia, è possibile che la coalizione di centro-destra così prospettata, contenendo al suo interno ex comunisti, simpatizzanti della destra più estrema ed avversari in Consiglio comunale di lungo corso, possa perdere qualche pezzo per strada nei tre mesi che ci separano dal voto delle Amministrative. E si tratterebbe di selezione naturale, anche se in questi anni, a Brindisi, si è già assistito ad operazioni che sfuggono alle leggi della fisica.

Andrea Pezzuto

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