BRINDISI – Prima l’interrogazione, poi l’esposto in Procura. Dopo l’esposto dei consiglieri di opposizione per la missione a Rimini, anche Carmelo Palazzo, capogruppo di Impegno Sociale, si rivolge alla magistratura per denunciare un presunto conflitto d’interesse in cui sarebbe incappata il sindaco Angela Carluccio. Quale sarebbe il motivo? E’ presto detto: Sergio Quaranta (marito del primo cittadino, ndr), è presidente del consiglio di amministrazione di un’associazione che gestisce l’assistenza delle persone affette da handicap in virtù di una convenzione stipulata con l’Ambito territoriale Br/1 di cui la prima cittadina è presidente.
A detta di Palazzo, dunque, esiste, un conflitto di interesse “in atto”, così come sussiste “una violazione del Codice deontologico comportamentale europeo di cui la sindaca si è resa apertamente consapevole”, considerato che il “marito è presidente dell’Aipd, sezione di Brindisi, associazione che ha in appalto la cura di soggetti affetti da handicap psico-fisici e sensoriali, per effetto di un accordo, sotto forma di convenzione, con l’Ambito territoriale”, di cui fanno parte i Comuni di Brindisi e di San Vito dei Normanni e di cui la stessa Carluccio è presidente, nonchè massimo rappresentante in qualità di sindaco del capoluogo.
L’associazione Aipd, di cui è presidente il consorte del sindaco, gestisce il servizio tramite il centro diurno Dante Cappello. La convenzione è stata stipulata anche con la Asl e “prevede il pagamento di una retta giornaliera per ogni utente il cui costo complessivo viene a gravare per il 50 per cento a carico dell’Azienda sanitaria locale e per il restante 50 a carico del Comune di residenza”. “Non vi è dubbio – si legge nella interrogazione consegnata alla Procura – che qualora queste notizie corrispondessero a verità, il sindaco di Brindisi non potrebbe assolutamente ricoprire la carica di capo dell’Amministrazione comunale, ai sensi dell’articolo 61, comma 1 bis, applicabile certamente al caso in cui il marito del sindaco sia appaltatore di servizi comunali”.
Ed ancora: “Non può neppure dubitarsi che, sotto il profilo prettamente politico e morale, il comportamento del sindaco e quindi la sua posizione di capo dell’Amministrazione e rappresentante dei cittadini di Brindisi, sia indubbiamente censurabile, anche alla luce del Codice europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali, elaborato dal congresso dei poteri del Consiglio d’Europa, diffuso e raccomandato dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali-direzione centrale per le Autonomie-Area III-relazioni internazionali”. “L’eletto, infatti – scrive Palazzo –
si deve astenere nell’esercitare le proprie funzioni in vista di proprio interesse particolare personale, diretto o indiretto” e “si astiene dal prendere parte a qualsiasi delibera o votazione che abbia come oggetto un interesse e inoltre si astiene dal concedere un vantaggio a una persona”.
Al sindaco Carluccio, dunque, Palazzo chiede una risposta (scritta) su “quali iniziative intende assumere per porre rimedio alla situazione di conflitto di interesse”.
Redazione |
non sembra corretto esprimere alcun commento: è stata interessata la Magistratura che è l’unica Autorità ad emettere un giudizio sull’argomento
Io spero che chi denunci sia sempre in buona fede.. lo spero molto…