BRINDISI – Da questa sera potrebbe essere il caos nel dormitorio per migranti di via Provinciale per San Vito, nel quale opera la cooperativa “La Città dei Servizi” che, con tre volontari, si occupa della guardiania notturna della struttura (con turni che vanno dalle ore 19,00 alle 9,00).
Bene, intanto va detto che sembra proprio non sia cambiato nulla al suo interno. Interrogazioni, ordini del giorno, sopralluoghi, ispezioni? Carta straccia. La situazione nel dormitorio, infatti, è nuovamente al limite del collasso igienico sanitario. Ma non solo. Gli ospiti della struttura sono tornati ad essere circa 200, mentre, per legge, dovrebbero essere 80. Basterebbe dare una sbirciatina di sera e si noterebbe come, nel cortile esterno, oltre a immondizia e masserie varie, spuntino delle tende da campeggio: un fatto, questo, che dimostra che, oltre agli ospiti ‘regolari’ che dormono al coperto, ce ne sono tanti altri che alloggiano in tenda. A noi è stata sufficiente una passeggiata per notarlo: possibile che le forze dell’ordine non se ne siano accorte?
Ma desso la situazione potrebbe addirittura precipitare: difatti, il contratto tra l’Amministrazione comunale e la Cooperativa “La città dei servizi” è scaduto il 30 aprile scorso. La presidente, la signora Adriana Taliente, pare abbia più volte cercato di mettersi in contatto con il Capo di Gabinetto, il dr. Nicola Zizzi, per cercare di capire come regolarsi. Ovvero, se i volontari della Cooperativa, già a partire dal 1° maggio (e siamo al 12 maggio, ndr) dovevano o meno prestare il proprio operato nel dormitorio. Non avendo mai avuto risposta, però, la Taliente – anche per evitare disordini – ha pensato bene di far continuare a svolgere il proprio compito agli addetti. Solo oggi, venerdì 12 maggio, la presidente della Cooperativa ha ricevuto la ‘grazia’ di una risposta da parte di Zizzi, il quale le ha fatto sapere che non ci sono risorse da destinare alle attività svolte sino ad oggi. Fermo restando che sarebbe interessante sapere (e lo sapremo) che fine hanno fatto i fondi comunali per l”immigrazione del Piano di Zona, cosa accadrà da stanotte in poi, quando la struttura sarà completamente sguarnita? Cosa dobbiamo attenderci? Ci auguriamo quanto meno che l’Amministrazione abbia pensato (avrebbe già dovuto farlo dal 1° maggio, se non fosse stato per l’alto senso di responsabilità della Taliente, ndr) di allertare la Prefettura.
Pamela Spinelli Direttore responsabile |