BRINDISI – Sarà affidato a Sandro Trane, dipendente della Brindisi Multiservizi, nonchè promotore della manifestazione contro le tendopoli di qualche settimana fa, il compito dello sgombero della struttura di accoglienza di via Provinciale San Vito. Gli ‘ospiti’ dovranno lasciare l’immobile entro il 30 settembre. Dove andranno? Questo ancora non è dato saperlo.
La ‘mission’ affidata a Trane ha la firma del presidente della BMS, Giovanni Palasciano. Va specificato, inoltre, che alla partecipata sono stati affidati i servi di presidio, controllo e custodia del dormitorio, tramite ordinanza commissariale. La società in house ha, dunque, il compito di limitare l’introduzione nella struttura di qualsivoglia oggetto, fatta eccezione per gli effetti personali, e di vietare l’utilizzo e l’ingresso di ciclomotori che non siano in regola con la vigente normativa. Tutto questo fino ad una completa bonifica dell’area. Al Comando di Polizia Municipale, invece, il servizio sicurezza: un agente, infatti, sarà incaricato di procedere all’identificazione degli immigrati.
Pertanto, in attesa dello sgombero definitivo del 30 settembre, quest’oggi il personale della Multiservizi e della Municipale ha effettuato un primo sopralluogo e distribuito un documento in francese ed inglese nel quale si avvertono gli ‘ospiti’ che dovranno lasciare la struttura, con a seguito i loro effetti personali, ciclomotori e bici, entro l’ultimo giorno di questo mese. I migranti, da domani, potranno rivolgersi alla Caritas per ulteriori informazioni e sostegno, grazie ad uno sportello nato ad hoc.
Si ricorderà che il dormitorio è stato oggetto di una prima opera di pulizia voluta dalla struttura commissariale del Comune di Brindisi (reso nuovamente ‘inagibile’ dopo qualche giorno), lo scorso 12 agosto. Ma sia da Palazzo di Città, che dalla Prefettura, non è stata data voce in merito alla collocazione dei 250 immigrati che vi alloggiano in loco da oltre sette anni (il centro di via Provinciale San Vito, per legge, ne dovrebbe contenere 80). Ipotesi tendopoli pare esclusa e mai presa in considerazione. Dove andranno, quindi? Ad oggi, c’è ancora tanta incertezza. Intanto, le diverse sigle sindacali hanno chiesto un incontro con il Commissario prefettizio Santi Giuffrè e con il Prefetto Valerio Valenti, proprio in virtù dell’interrogativo.
E’ bene, dunque, che una risposta pervenga da chi di dovere, in rispetto agli stessi immigrati ed alla città tutta.
Tommaso Lamarina Redazione |