Di seguito riportiamo una lettera aperta inviata da Raffaele Iaia, Coordinatore Cittadino di Puglia Popolare, al Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ed al Presidente della Commissione Urbanistica, Alessio Carbonella.
Abbiamo da un pò di tempo, seguito con attenzione l’operato di questa maggioranza, e nonostante le cose fatte e gli obbiettivi che si stanno raggiungendo con scarse risorse comunali a disposizione, a questo punto pensiamo che bisogna fare di più, se non proprio girare pagina per rilanciare l’azione politica-amministrativa, prima che tutto il lavoro svolto sin ora, con tanti sforzi e sacrifici, risulti poco evidente. Di recente c’è stata l’approvazione, da parte della commissione consiliare Urbanistica, del DPP atto propedeutico al PUG e spero ella voglia aprire quanto prima ad una discussione ed un eventuale contributo di tutti i partiti movimenti e parti sociali, prima dell’approvazione definitiva in Consiglio Comunale.
Come mi auguro che ci sia una attenzione particolare, sulla Zona Industriale, lo sviluppo della costa e tanto altro, argomenti sui quali ci riserviamo di ritornare in modo specifico. Sui quartieri periferici, come a Tuturano che dista circa 10 Km dalla città, dove vi è una realtà diversa dagli altri quartieri. Molti tuturanesi vedrebbero in modo favorevole la possibilità di insediamenti commerciali e/o artigianali di modeste dimensioni, nell’area che da 20 anni è destinata a 167 per cooperative e privati, che costeggia Via stazione.
Visto che sono passati due decenni e quell’area è dotata di tutti i servizi (acqua-fogna, luce marciapiedi e strade) andrebbe valutata meglio , dopo tanto tempo e evidente che non ci sia interesse per ulteriori insediamenti di 167 e se ci sono le condizioni con gli strumenti urbanistici, si possano creare delle opportunità per chi si voglia creare un capannone o una esposizione di mobili arredi ecc. (come si possono vedere in molte realtà all’entrata di piccoli comuni che con le loro vetrine e luci riqualificano l’area )e Tuturano appare un piccolo comune, senza che il piccolo artigiano o commerciante si debba spostare su Brindisi (tra l’altro non si sa dove !!) dovendosi sobbarcare ulteriori costi, mentre li con piccoli investimenti, ed essendo ben collegata alla rete stradale potrebbero nascere delle piccole realtà lavorative che oltre a riqualificare la zona creerebbero posti di lavoro.