Il Consiglio Comunale di Brindisi ha eletto il suo nuovo presidente. Si tratta di Alessio Carbonella, eletto nel Partito Democratico e poi passato nel gruppo di Italia Viva. Le dimissioni inattese sono costate, infatti, il posto a Giuseppe Cellie che aveva lasciato l’incarico pochi giorni dopo le dimissioni del vice presidente del Consiglio Massimiliano Oggiano. Cellie, ritenendo che con il vice dimissionario sarebbe decaduto anche lui, ha pensato di andar via, creando una grana al sindaco Riccardo Rossi ed all’intera maggioranza. Ci sono, infatti, volute più riunioni – e non pochi ‘appetiti’ da parte di alcuni consiglieri – per trovare la quadra e così Cellie ha accettato di fare un passo indietro ed il centro sinistra che governa la città ha deciso di sostenere la candidatura di Carbonella. E così è stato. In consiglio, 19 dei 29 consiglieri presenti hanno votato per l’esponente di Italia Viva. Sette voti, invece, e quindi vice presidenza per Luciano Loiacono di Idea, ottenuta grazie ad un centro destra che è riuscito a ricompattarsi in extremis dopo aver chiesto una pausa dei lavori consiliari. Tre voti, infine, per Valeria Puca del Movimento 5 Stelle, subentrata proprio in questa seduta, insieme a Pierpaolo Strippoli, al posto dei dimissionari Gianluca Serra e Tiziana Motolese. Una rielezione, quella dei vertici del Consiglio, che era scaturita da una polemica, tra maggioranza e opposizione, sull’interpretazione del regolamento del consiglio comunale e statuto: la minoranza sosteneva che le dimissioni del vice facessero decadere anche il presidente, mentre la maggioranza – anche sulla base di un precedente – sosteneva che il presidente rimanesse in carica e si procedesse alla sola votazione del vice. Ma Cellie aveva già deciso di dimettersi, senza consultare il sindaco, il proprio gruppo consiliare e la maggioranza. Da qui la necessità di andare nuovamente al voto.
Spiace per Cellie, ottimo presidente, ligio, pulito….fino alla fine fin troppo coerente.