MILANO – Si è spento, nella propria casa di Milano, poche ore fa il celeberrimo e pluriapprezzato oncologo italiano, Umberto Veronesi, all’età di 90 anni (ne avrebbe compiuti 91 il 28 novembre).
Il medico di fama mondiale da tempo era malato e le sue condizioni di salute, da qualche settimana, galoppavano frettolosamente verso la ‘Signora in Nero’.
Umberto Veronesi, medico oncologo e politico, ‘maestro’ di tanti medici, ha speso la propria vita cercando di sovvertire in meglio la scienza bianca e la politica nostrana (è stato ministro della sanità durante il governo Amato dal 2000 al 2001 e senatore dal 2008 al 2011).
L’eredità più nobile che lascia alla medicina è la la tecnica rivoluzionaria (da egli stesso ideata) della quadrantectomia, salvando moltissime donna dal tumore al seno.
E’ stato il medico della speranza per molti malati di cancro.
Lo ricorda amorevolmente il professore oncologo Saverio Cinieri, postando una foto sul proprio profilo facebook, in cui era accanto al suo ‘maestro’: “Ciao Maestro”, scrive lo stesso primario dell’ospedale Perrino di Brindisi; una frase che accorpa stima e gratitudine.
Veronesi ha sempre detto di non aver paura della morte, chissà se è stato davvero così. Il Paese porterà sempre con sè il motto del Professore: ricerca e laicità.
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