E’ morto York, il mimo buono ed educato con tutti ed amatissimo dai più piccini. Si cerca la figlia per darle la triste notizia

BRINDISI – Non ce  l’ha fatta York – così veniva conosciuto a Brindisi – il mimo/clown che solitamente aveva il suo quartier generale su Corso Umberto, all’altezza del tabaccaio dopo il Bar Continental.

York (al secolo Jorg Alfred Hermann) avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 13 settembre, ma non potrà mai spegnerle quelle candeline, se mai ne avesse spenta qualcuna negli ultimi 20 anni trascorsi a Brindisi.

Il viso pitturato di bianco, il rossetto rosso sulle labbra, Un cuoricino disegnato sulla guancia destra, scavata – come l’altra – dal tempo e dalle difficoltà, York aveva sempre un sorriso per tutti ed una carezza sul capo per ogni bambino che si fermava ad osservarlo ed a rispondere alle sue domande: “Come ti chiami?”, “Quanti anni hai?”. Alle bimbe – e lo ricordo con la mia quando era più piccina – era solito fare i complimenti, guardando le loro mamme: “Come sei bella…”. Tutto sempre con garbo ed estrema educazione. Mai una parola di troppo, mai sopra le righe. E quando gli porgevi la monetina, eccolo pronto con il suo inchino di ringraziamento, con quel tipico accento tedesco.

Quanti bambini hai visto crescere, caro York. Peccato, però, che tu non abbia potuto goderti la tua, di nipotina, che era nata da pochi mesi.

Il clown buono è morto ieri, nel Reparto di Nefrologia dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, dove era ricoverato dal 12 giugno scorso. Insufficienza renale grave, oltre ad una serie di patologie causate dal suo stare sempre in piedi, dalla mattina alla sera, d’estate come d’inverno.

Ora si sta cercando di rintracciare la figlia, l’unica, che da poco lo aveva fatto diventare nonno. Lo aveva raccontato lui stesso. York viveva da anni ormai in una stanza dell’Hotel Venezia. Se qualcuno avesse notizie su qualche contatto della donna, si faccia sentire. E’ giusto che sappia che il suo papà – nonno di tanti bambini brindisini – non c’è più.

Riposa in pace, York. Sarai sempre nei nostri cuori.

Pamela Spinelli Direttore responsabile