Il Consiglio comunale di Brindisi ha respinto a maggioranza la richiesta contenuta nella mozione, che aveva come primo firmatario Roberto Fusco insieme ad altri consiglieri, di far costituire l’Amministrazione comunale di Brindisi ad adiuvandum delle ragioni del Consorzio ASI nel ricorso in discussione nel merito il 19 giugno davanti al TAR Lazio. Il ricorso in questione è avverso agli atti con i quali il Consorzio ASI di Brindisi ha inteso richiamare Edison al rispetto delle prescrizioni: «Tutti i manufatti di qualsiasi natura e specie dovranno essere realizzati ad una distanza, da misurarsi in proiezione orizzontale, non inferiore a trenta metri dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia ferroviaria (come previsto dall’art. 49 del DPR 753/1980)».
La discussione in Consiglio comunale ha finito col non mettere a fuoco l’oggetto della mozione e in alcuni casi ad essere fuori tema. La discussione sulla richiesta di costituzione ad adiuvandum, infatti, avrebbe dovuto concentrarsi sulla legittimazione dell’intervento dell’ASI e sul merito dell’evidenziato mancato rispetto delle distanze di sicurezza prescritte per legge.
La legittimazione viene dalla sottoscrizione di un contratto di raccordo fra Rete Ferroviaria Italiana, Consorzio ASI e Autorità di sistema portuale, per di più su richiesta di quest’ultima, che rilevava la necessità del raccordo per il traffico merci. Nel merito, le sottoscritte associazioni hanno evidenziato che addirittura, a rendere ben più grave il rischio d’incidente rilevante, è la previsione di una condotta di Gnl che passa sotto i binari.
La richiesta di costituzione ad adiuvandum dell’Amministrazione comunale ed anche di quella provinciale ha abbondanti motivazioni in tema di diritto e sul piano politico, per chi ha a cuore la tutela e la valorizzazione del porto, il suo ruolo in un futuro realmente compatibile con l’ambiente e la stessa candidatura di Brindisi quale Capitale italiana della cultura 2027, anche in ragione dei 17 obiettivi da raggiungere nel rispetto dell’Agenda 20-30 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU.
Abbiamo sentito richiami sconcertanti a inesistenti rischi di azioni con richiesta di danni erariali, qualora il Consiglio comunale avesse deciso di votare a favore della costituzione ad adiuvandum. Abbiamo assistito a disquisizioni fumose sull’essere la mozione un atto “politico”. Abbiamo sentito parlare del voto unanime del Consiglio comunale del 27 ottobre 2023, con richiesta di riesame del progetto legato al necessario approfondimento relativo a “criticità” presenti, per poi pilatescamente non fare intervenire l’Amministrazione comunale nel procedimento presso il TAR Lazio. La legittimazione richiamata dall’ASI è appunto motivata dalle gravi “criticità” relative alla distanza di sicurezza, al rischio di incidenti rilevanti e alla sostanziale incompatibilità tra deposito costiero e linea ferroviaria. Abbiamo sentito definire il Gnl quale fonte di una presunta transizione energetica, quando il GNL è un combustibile fossile, dimenticando o non sapendo che oggi l’utilizzo del Gnl, su navi o per auto a trazione, non ha sviluppi di mercato tanto più alla luce del fatto che l’Unione Europea ha deliberato di vietare dal 2035 la realizzazione di automezzi con motori endotermici, alimentati da combustibili fossili.
Abbiamo sperato che il Consiglio comunale potesse rendersi protagonista delle scelte riguardanti la città, al di fuori di pressioni e logiche, scelte che hanno pesantemente gravato nel passato, come di recente ha dichiarato il Sindaco Marchionna affermando «noi vogliamo lasciare ai nostri figli una città migliore di quella che abbiamo vissuto nell’era dell’industrializzazione selvaggia».
Per quanto ci riguarda, noi continueremo a chiedere un cambio di rotta e torneremo a chiedere la partecipazione della cittadinanza nelle iniziative che organizzeremo manifestando la nostra opposizione.
Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Medicina Democratica, A.C.L.I. Provinciali Brindisi, Fondazione “Tonino di Giulio”, Medici per l’Ambiente, ANPI Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Salute Pubblica, No al Carbone, Puliamoilmare Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi