La pubblicazione del progetto del terminale di GNL di Edison evidenzia gravissimi problemi legati all’impatto ambientale di quello che rischia di trasformarsi in un affare solo per pochi eletti (peraltro ben individuabili). Nel silenzio generale si rischia di far passare la costruzione di una torcia di 45 metri a poche centinaia di metri dalla città e nelle vicinanze del cono di atterraggio dell’aeroporto del Salento (ma l’Enac che ne pensa di questa torcia, visto che il progetto originale prevedeva una torcia a terra?). Torcia che potrebbe determinare problemi anche per l’ambiente a causa di emissioni “ordinarie” e in caso di emergenza. E poi il rischio di “effetto domino” determinato da impianti pericolosi attigui, con evidente rischio di incidente rilevante (come stabilito con la legge Seveso). Tutto questo va ad aggiungersi agli impercettibili ritorni occupazionali ed economici che potrà generare il deposito. A fronte di tanti quesiti ed altrettanti problemi, il sindaco Marchionna resta in silenzio e si limita ad affermare che Edison “non è più un problema del Comune”. Forse dimentica che lui è il “primo cittadino” dei brindisini. E non solo di chi l’ha votato. Lino Luperti
Il 10 Giugno 2023, alle 09:48:16 UTC LUPERTI.BASELL@libero.it<LUPERTI.BASELL@libero.it> ha scritto: |
Grazie per la collaborazione.La vicenda legata a ciò che è accaduto all’interno della società Santa Tersa (partecipata della Provincia di Brindisi) sta assumendo dei contorni a dir poco grotteschi.
E’ come se si stesse tentando di far cadere quanto accaduto nel dimenticatoio, forse con l’obiettivo di occultare responsabilità che invece sono sin troppo evidenti, anche alla luce delle preoccupanti notizie che il Presidente della Provincia ha fornito nei giorni scorsi ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e che stranamente non hanno fatto registrare alcuna presa di posizione.
Ma andiamo per ordine: la società Santa Teresa versa in condizioni economico-finanziarie disastrose, tanto è vero che ci sono tanti lavoratori che non vengono tenuti a zero ore di servizio e che gli ammortizzatori sociali stanno per giungere a conclusione. A fronte di una situazione di tale drammaticità, non si vedono – al momento – prospettive per il futuro e questo mette a rischio decine e decine di padri e madri di famiglia.
Ebbene, a fronte di un quadro di tale gravità cosa fa l’amministratore unico della società Santa Teresa, l’attuale sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna? Approva una determina con cui concede avanzamenti di livello a decine tra operai e impiegati della stessa Santa Teresa. Lo delibera ad aprile, ma – è questo l’aspetto preoccupante ed allo stesso tempo imbarazzante! – lo comunica per iscritto ai lavoratori interessati il 30 maggio 2023, cioè il giorno successivo la sua avvenuta elezione a Sindaco di Brindisi! In quel momento (quando ha firmato le lettere di avanzamento di livello) Marchionna era già primo cittadino di Brindisi (come riportato dal sito del Ministero dell’Interno e dal sito della Prefettura) e quindi già in condizioni di accertato conflitto di interessi, con conseguenti elementi di ineleggibilità alla carica di Sindaco. Tale condizione, peraltro, come da noi evidenziato, trova maggiore consistenza anche nel fatto che proprio Marchionna ha candidato nella sua lista una dipendente della società Santa Teresa.
Di tutti i suoi comportamenti e delle determine approvate con avanzamenti di livello, inoltre, non c’è alcuna traccia sul sito della Santa Teresa, in palese violazione della trasparenza amministrativa.
Ma non è tutto! Il Presidente della Provincia, venuto a conoscenza di quanto accaduto nella partecipata Santa Teresa, ha chiamato Marchionna e lo ha invitato a sospendere l’efficacia della determina contenente gli avanzamenti di livello. Cosa che Marchionna ha fatto addirittura l’1 giugno 2023, peraltro citando proprio l’invito ricevuto dal Presidente Matarrelli.
E’ sin troppo evidente che i diretti interessati faranno valere in sede di giustizia civile del lavoro i propri diritti legati a quanto prima deliberato e poi “sospeso” senza che ce ne fosse una ragione attinente alle prestazioni di lavoro svolte dagli stessi.
Ma i comportamenti assunti dal Sindaco Marchionna, da noi più volte evidenziati, non possono finire nel silenzio generale, anche in considerazione dei possibili risvolti di natura penale.
Un motivo in più perché ciascuno, sulla base dei ruoli ricoperti, rimuova comportamenti omertosi e favorisca un chiarimento “reale”, in tutte le sedi opportune. E questo anche – se non soprattutto – a tutela degli stessi lavoratori della Santa Teresa, alcuni dei quali avrebbero ricevuto (da colleghi) messaggi inquietanti pagando il fatto di non aver sostenuto Marchionna in campagna elettorale.Lino Luperti – Movimento Regione Salento