BRINDISI – “La breve esperienza politica del Sindaco Carluccio si tinge di un altro giallo che richiede l’intervento della Magistratura”.
Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Partito Democratico Antonio Elefante in riferimento all’esposto presentato due giorni fa dal capogruppo di Impegno Sociale Carmelo Palazzo un presunto conflitto di interesse del sindaco.
“Dal dettagliato esposto del Consigliere Palazzo – scrive Elefante – apprendiamo che un’associazione presieduta dal marito della Carluccio è titolare di un appalto Comunale nello specifico dei Servizi Sociali. In particolare si apprende che il marito di Angela Carluccio risulta essere Presidente di una associazione titolare di un appalto Comunale scaduto nel 2016 e riconfermato nello stesso anno. Nulla da eccepire fino al Giugno del 2016, quando la consorte del Presidente dell’AIDP viene eletta Sindaco di Brindisi. L’elezione va in assoluta discrasia con l’Art. 61 comma 1 bis del TUEL, il quale specifica, chiaramente, che nessuno può ricoprire la carica a Sindaco se lo stesso ha parenti gestori o appaltatori di servizi pubblici nelle stessa Amministrazione. Per dissipare ogni dubbio questo è il testo della legge: ‘Non possono ricoprire la carica di sindaco o di presidente di provincia coloro che hanno ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali o provinciali’. Questa vicenda, sommata ad altre, fa ritenere che Angela Carluccio non può continuare ad essere il Sindaco di Brindisi, pertanto chiedo formalmente le dimissioni, al fine di permettere ai cittadini la scelta di un Sindaco che sia scevro dal conflitto di interessi e che, soprattutto, sia in grado di governare una città difficile come Brindisi”.