Leggo su alcuni giornali online che io non sarei un tesserato del PD di Brindisi.
Mi rendo conto come essere un iscritto storico un dirigente di lungo corso un rappresentante di Partito non è per tutti.
Nel PD di Brindisi coloro i quali hanno in mano il potere hanno dimostrato con questa dichiarazione di non saper espletare tale dover di Partito così come si dovrebbe fatto. Già come si sempre fatto.
Ma come fanno costoro a sapere il “sempre” se alcuni di questi hanno cambiato, votato o rappresentato, nel corso della loro breve vita politica più partiti o liste civiche?
Ma voglio aiutarli, voglio insegnarli come si è sempre fatto per gli iscritti storici: ogni anno, nel periodo di tesseramento, il Segretario del PD di turno, metteva da parte quelle tessere storiche di dirigenti, rappresentanti istituzionali e tesserati storici i quali non hanno bisogno di chiedere all’ultimo arrivato, Cannalire, di potersi o dovere confermare la loro storia nel Partito. visto che, quelli come me, lasciamo il proprio contributo mese per mese ( contributo dichiarato… spero come tutti fanno….) e la riconferma della tessera risulta, per questo, una mera formalità così come ogni anno….
Tanto è che anche negli anni passati alcune tessere non venivano ritirate dai diretti interessati pur pagandola o confermandola con il loro fare dire e presenza continua.
Non è colpa di nessuno a parte loro, se costoro non sanno come si vive un Partito e quali sono le consuetudini di chi lo vive da sempre. Ma d’altronde voi che potete mai sapere….?
Questo è il rischio che si può avere se ad un tubista gli dici di fare un intero impianto elettrico: un totale corto circuito. Questo sta accadendo.
Prima militate poi studiate e poi parlate sennò rischiate ulteriori figure di preparazione politica partitica
Dilettanti.
Antonio Elefante
