BRINDISI – Serviva la scossa, la partita perfetta non è arrivata, ma sono arrivati l’agonismo, la grinta, la voglia di rivalsa ed, onestamente, un po’ di buona sorte.
L’Enel parte già con l’handicap del -6 dopo una manciata di minuti. A causa di molte amnesie difensive, o, per meglio dire, di una difesa colabrodo, e di troppi canestri sbagliati, Brindisi si dà la zappa sui piedi. L’avvio è traumatico per i ragazzi di coach Sacchetti. Torino la fa da padrona, in un PalaPentassuglia stranamente silenzioso. Si ascoltano soltanto gli incitamenti degli ospiti. Beh, del resto, la loro squadra spadroneggia sul parquet biancazzurro. Infatti, l’Auxilium mette in cassaforte ben 35 punti nel primo periodo di gioco, con l’Enel che arriva a fatica a quota 19. Il canestro nel quale insaccare la palla a spicchi sembra stregato, palla fatata, invece, tra le mani torinesi. Ogni tiro sbagliato dall’Enel, sono due punti in più per l’Auxilium. Non si capisce il motivo di così tanta disattenzione in difesa ed di una scarsa precisione al tiro. Ma Sacchetti non si scompone ed ha la ricetta per ribaltare la partita, a partire dal 2° quarto. Brindisi è autrice di un parziale di 27-18 e mette pressione agli avversari. Così, il primo tempo si chiude sul 46-53.
Ora Brindisi c’è, è viva e vivace e Torino pare accorgersene prima di tutti. Scott e M’Baye iniziano a scaldare la mano; è il preludio di una rimonta sofferta, desiderata; ottenuta. L’Enel agguanta il pareggio, mette la freccia e fa ‘ciao ciao’ con la mano a Torino. Ma anche gli ospiti sono famelici di 2 punti; quale occasione più ghiotta di questa trasferta pugliese per strapparli ad una Brindisi ferita? Sì, Brindisi è ferita ma ha capito la lezione dei ‘tre schiaffi’ rimediati nelle altrettante partite precedenti. Quindi ruggisce, attacca, difende con ordine ed agonismo e rimonta. Vittoria ottenuta: 87-79. Ecco i due punti in classica.
Tutto bello: l’agonismo, la cattiveria sportiva, la grinta, la passione. Ma non è sempre così. Anzi, non dovrà essere sempre così. L’Enel è stata brava ad uscire da una fossa che si è scavata da sola, ma episodi di tal fatta, specialmente nello sport, non sono quasi mai la regola. Inoltre, ancora una volta, meritano una menzione speciale Scott (19 punti), Agbelese (10) e M’Baye (24), spalleggiati dalla leadership di capitan Cardillo. Dispiace rifilare un ‘non pervenuto’ ad English e Joseph, ben lontani da una coralità di squadra e da automatismi di gioco.
“Partita di carattere, ma non è stato facile – ha esordito coach Sacchetti, dopo la gara – Siamo un po’ ‘teneri’ e qualcuno non è abituato al basket italiano. Per questo, dobbiamo avere più cattiveria agonistica. Contento che abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo. Questa partita non ci dà solo 2 punti,
ma ci lascia anche qualcosa in più”. Però, da uomo di sport e da allenatore vincente, Sacchetti sa che partita così non si devono verificare sempre: “Oggi ce l’abbiamo fatta, ma contro chi ha una durezza mentale più sviluppata risulta difficile recuperare il gap. Dobbiamo stare più attenti”.
Foto di Gianni Evangelista
Tommaso Lamarina Redazione |
Abbiamo assistito ad un crescendo di carattere, di continuita’ e di rendimento. Ho letto alcune critiche su Engkish ed Joseph, sono note di biasimo che vanno ridimensionate : i ragazzi si stanno inserendo nel gruppo, a presto dovrebbero esserne parte integrante !