BRINDISI – Enel riduce ulteriormente la propria sponsorizzazione e prepara il terreno per la sua uscita dal basket, fissata tra due anni. Questa la notizia appresa stamane attraverso le pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia, la quale desta davvero tante perplessità.
Intanto vi è da comprendere se davvero le cose stiano così, dato che dalla società si è sempre parlato di una trattativa ancora in piedi: certo, l’offerta giunta da Roma lascerebbe presagire un disimpegno del colosso energetico sul versante basket, ma attenendosi strettamente alla realtà ufficiale dei fatti non è detta ancora l’ultima parola.
Dietro la scelta di ridurre la sponsorizzazione per la squadra di basket ci sarebbe la volontà da parte di Enel di incidere maggiormente sugli altri aspetti della vita cittadina. Tale ipotesi, però, sconfesserebbe quanto assicurato dalla precedente Amministrazione comunale, la quale aveva assicurato a più riprese che gli investimenti per la città non avrebbero intaccato la sponsorizzazione della squadra di basket, dato che la stessa viaggiava su un piano parallelo. Così evidentemente non era. La decisione di Enel, se confermata, costituirebbe inoltre la conferma del fatto che il sostegno alla squadra di basket abbia rappresentato un mero ristoro per la propria ingombrante presenza sul territorio. Ciò, però, apparirebbe davvero irrispettoso nei confronti di una società come quella presieduta dal Presidente Marino, che con i risultati raggiunti in campo nazionale ed europeo ha dato lustro non solo alla città, ma anche alla stessa Enel, la quale ha potuto godere di una esposizione mediatica che difficilmente può essere disconosciuta.
Tra l’altro l’atteggiamento del colosso energetico, qualora dovesse essere confermata la voce di un disimpegno totale tra due anni, si rivelerebbe profondamente scorretto, dato che la New Basket poteva essere messa al corrente di tutto questo molto tempo prima, in modo tale da permettere ai soci di pianificare con calma il futuro della società. Comunicare tutto ciò in prossimità dell’estate, invece, arreca un grave pregiudizio alla società ed alla città; d’altronde questo modo di operare da parte dei vertici dell’azienda è un refrain che i brindisini hanno imparato a conoscere bene.
Non si comprende, infine, come mai Enel, due anni fa, predispose un contratto di sponsorizzazione che prevedeva dei premi in caso di accesso ai play off ed alle final eight: tale impostazione, infatti, faceva pensare che l’azienda fosse alla ricerca di maggiore visibilità e non lasciava pertanto presagire scelte drastiche come quelle paventate in queste ore.
Se così dovessero stare le cose, dunque, Marino e soci potrebbero seriamente prendere in considerazione l’idea di abbandonare la massima serie – faticosamente conquistata in questi anni ruggenti per il basket brindisino – e nessuno potrebbe in tal caso biasimare la loro scelta.
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