BRINDISI – Brindisi al Muro del Pianto a recitare il mea culpa.

Sonora sconfitta e sonora lezione di pallacanestro subita da Brindisi per mano di Trento. Una partita che fa già tanto clamore ed avrà una eco non indifferente anche nei prossimi giorni, per non parlare delle ripercussioni psicologiche dell’ambiente cestistico biancazzurro. Trento batte Brindisi per 84-48.

L’Enel avrebbe dovuto cavalcare l’onda d’entusiasmo a seguito della qualificazione alle F8, ma così non è stato. Sacchetti parte col miglior quintetto a disposizione, formato da Moore, Goss, Scott, Carter e M’Baye. L’avvio di gara Brindisi lo inizia col freno a mano tirato, salvo, poi, trovare le contromisure e sorpassare la Dolomiti. Ma Trento ha deciso di portare a casa i due punti, utilissimi per il loro prosieguo di campionato, e si porta sul 12-7. Un primo quarto bruttissimo dei brindisini fa prendere fiducia a Trento che chiude la prima frazione di gioco sul 25-12. Il risultato è figlio anche di ben cinque palle perse di Brindisi.

Dopo neppure un minuto di gioco, l’Enel è già a -15: 27-12. Fino a questo momento, Durand Scott non è pervenuto, fermo a quota zero punti. Brindisi non sembra avere idee per ribaltare la situazione e continua a subire il gioco dei bianconeri, ben ispirati dalla lunga distanza: 34-18. Anche Carter sembra spaesato e confusionario. I numeri sono tutti a sfavore dell’Enel: 2/10 da tre punti, contro i 7/11 di Trento. Ed è così che la sirena lunga sancisce il punteggio sul 40-25 (15-13).

Evidentemente, nella pausa lunga non sono stati risolti i problemi: Trento firma un 7-0 ed è 47-25. Qualcosa deve cambiare nelle file biancazzurre, ma cosa? Brindisi, forse, è autrice della più brutta partita della sua storia. Neppure i singoli aiutano Sacchetti. Sui 27 punti di Enel, 19 vengono da Carter (10) e M’Baye (9). Troppo poco. La squadra è letteralmente allo sbando e la Dolomiti rincara la dose, aggiornando sistematicamente il tabellone. Così, Brindisi è sotto di 30 punti e chiude il terzo quarto sul 64-34 (24-9).

E’ praticamente impossibile rimontare 30 punti e sovvertire le sorti del match: Trento chiude già la pratica nei tre quarti. Brindisi non riesce ad erigere una barriera difensiva ed in attacco è senza idee. Moore non fa gioco e M’Baye di oggi non è neppure un lontanissimo parente di quello visto fino ad ora. I ragazzi di coach Sacchetti non sono affatto tranquilli e sbagliano tanto, sia in difesa, che in attacco. L’incontro termina con Brindisi umiliata 84-48 (20-14).

C’è poco da dire. Non tanto nel primo quarto (seppure imbarazzante), quanto nel terzo, Brindisi ha perso la partita, segnando appena 9 punti. E’ sintomo di una mancanza di gioco e di organizzazione; eppure era tutt’altra Enel quella vista nel test di San Severo contro Pesaro. Il tabellino dice davvero ‘Enel non pervenuta’: Carter 11 punti; Moore 10; M’Baye 13. Scott, invece, solo 3 punti e zero incisività nel corso del match. Brindisi centra solo per 10 volte la retina sui 33 tentativi totali da due punti ed ha uno scarso 6/24 dai 6,75. Gli assist sono 9. Per carità, onore a Trento che ha fatto la sua partita, ma nulla di più. Brindisi ha latitato il PalaTrento.

Ora, non rimane a Sacchetti che ripartire da questa sconfitta, che nulla di buono ha lasciato, e ricomporre ancora una volta quel mosaico rottosi stamane. Domenica arriva Pistoia e Brindisi dovrà dare prova di essersi meritata la F8 e non perdere ulteriore terreno in classifica, se vuole puntare ai play-off.

Tommaso Lamarina
Redazione

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