BRINDISI – Totale delusione per l’Enel Basket Brindisi, che non solo non vince nonostante i 33 punti finali di M’Baye, ma è costretta a calcoli matematici per sapere se andrà o meno alle Final-Eight.
Brindisi doveva vincere e poteva vincere. Venezia non è sembrata così extraterrestre come si paventava alla vigilia. Infatti, l’Enel ha fatto vedere che con la tenacia si può tenere testa a chiunque (così come fece contro Milano). Evidentemente, però, qualcosa non ha funzionato. Quel qualcosa, di così tanto impercettibile, ma importante, al fine di rimandare alle partite di domani il discorso Final-Eight.
Sacchetti lascia fuori Carter dal quintetto di partenza, sostituito da Agbelese. Brindisi non pare attonita dinanzi alla seconda in classifica, tutt’altro. Regala sprazzi, quasi costanti, di bel gioco: difesa ed attacco pressoché perfetti, fanno fuggire già Brindisi, dopo una manciata di minuti. La partita è vivace, veloce ed avvincente, perché a giocare sono in due. Enel, che vuole a tutti i costi salire sul treno delle Final-Eight, e Reyer, altrettanto ostinata a non volere perdere ulteriore contatto con la capolista Milano. I due roster se le danno di santa ragione, ma è quasi sempre Brindisi a tenere le redini del gioco, non saldamente, però. Infatti, i lagunari spesso fanno sentire il fato sul collo agli avversari, intimidendoli e sorpassandoli in qualche occasione. Dal canto suo, l’Enel non li fa scappare e risorpassa gli ospiti, firmando il massimo vantaggio di 11 punti. Evidentemente, qualcosa viene meno nella testa dei biancazzurri e dissipano il vantaggio, rimettendo tutto il discussione. La solfa va avanti per ¾ di gara, fino a quei maledetti 10 minuti. Nell’ultimo periodo, Brindisi latita il parquet e fa assaporare la vittoria ai lagunari, salvo poi riacciuffarli nei secondi finali e costringendoli all’over-time. Un over-time amaro per Brindisi, che pur riprendendo a giocare bene in più di qualche azione, è costretta ad inginocchiarsi ai 108 punti di Venezia, contro i loro 106.
Appena due punti di scarto. Un nonnulla. Un nonnulla che, però, costa caro a Brindisi in ottica Final-Eight, che non li vede totalmente fuori, ma li costringe a fare calcoli su calcoli.
Dati alla mano, l’Enel è ancora una volta penalizzata dai tiri liberi. Ne centra appena 22 su 35, a fronte dei 20 su 22 di Venezia. Eppure, ha potuto contare su uno strepitoso M’Baye, che ha siglato 33 dei 106 punti, e su un Carter sempre più fondamentale, con i suoi 20 punti. Certo, sul finale del tempo supplementare, Moore ha sbagliato un canestro che non avrebbe dovuto sbagliare. Un canestro che avrebbe potuto portare sotto Brindisi.
Con la sconfitta interna per mano di Venezia, dunque, Brindisi dovrà aspettare l’esito delle partite di domani per capire se andrà alla F8. Perché la mazzata di oggi frena le ambizioni della squadra di Sacchetti, fermi a 14 punti. Torino, nell’altro anticipo con Varese, vince in trasferta ed aggancia proprio i pugliesi. A 14 punti anche Pistoia, Sassari e Caserta, ma devono ancora giocare. A questo punto, mano alle combinazioni ed anche al conteggio canestri.
Il destino dei brindisi, quindi, passa dagli avversari. A loro, l’ardua sentenza.
Tommaso Lamarina Redazione |