BRINDISI – Da oltre tre anni, cittadini, associazioni e comitati stanno alimentando un dibattito sulla questione dell’enfiteusi: un diritto reale su cosa altrui (in questo caso fondi agricoli) in base al quale il proprietario cede ad altri il godimento di un bene immobile a fronte del pagamento di un canone e dell’obbligo, dell’enfiteuta titolare del diritto, di migliorare il fondo.
Dibattito scaturito dal fatto che, in alcuni casi anche a distanza di decenni, diversi titolari che detengono (o hanno ereditato) i diritti reali su questi beni immobili, hanno richiesto il pagamento dei canoni arretrati a chi oggi gode (o a sua volta ha ereditato) dei diritti di sfruttamento degli stessi. Sulla questione interviene il consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti, vice presidente della VI Commissione, che da tempo segue la vicenda partecipando a numerosi incontri con i cittadini e i comitati, e recentemente anche ad alcuni consigli comunali monotematici che hanno sollevato la necessità di un intervento nazionale immediato:
“Si tratta di una vicenda molto complessa – spiega Bozzetti – nella quale è necessario che la politica intervenga a livello normativo per fare chiarezza e tentare una mediazione che possa conciliare le esigenze e i diritti di questi soggetti. L’enfiteusi è una pratica che affonda le sue origini addirittura in epoca medievale della quale si è fatto ampio uso in passato, con riguardo soprattutto a terreni incolti o abbandonati dei quali il proprietario si disinteressava.”
Inserita all’interno del Codice Civile del 1942, oggi coinvolge ed attanaglia migliaia di cittadini e di agricoltori della nostra regione, in particolare della provincia di Brindisi, evidenziando i limiti di una normativa obsoleta rispetto ad una realtà ormai completamente rinnovata.
“Per queste ragioni – prosegue il consigliere brindisino – nella giornata di ieri ho inviato una richiesta formale al Prefetto di Brindisi, dott. Valerio Valenti, chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico-politico permanente che affronti con urgenza la problematica coinvolgendo i parlamentari pugliesi ed in particolare quelli eletti nella provincia di Brindisi, i Sindaci dei comuni coinvolti, il Presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, il Presidente della Regione Michele Emiliano, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Leonardo Di Gioia e i comitati interessati. E’ necessario intraprendere immediatamente un percorso concreto e condiviso – conclude il consigliere pentastellato – diretto alla creazione di una proposta parlamentare condivisa a tutela di tutti i cittadini e riguardante la modifica di una norma che, caso dopo caso, dimostra tutta la sua vetustà ed il suo anacronismo di applicazione.”