La recente sentenza del Tribunale di Brindisi sul metodo di calcolo del canone enfiteutico, impegna tutti gli operatori ad intervenire, per non lasciare soli gli agricoltori delle zone soggetto a questo “bazzello” che risale a oltre 2000 anni fa.
Senza entrare nel merito della sentenza, che dovrà essere oggetto sicuramente di ricorso per Cassazione, rimane l’amarezza per una decisione giuridicamente incomprensibile, contraddittoria ed in aperto contrasto con le univoche precedenti sentenze di tutti gli altri giudici dello stesso Tribunale.
Come amministratori abbiamo il dovere di trovare le soluzioni a questo problema ed in tempi rapidi.
Sono a conoscenza che è stata depositata recentemente una proposta di Legge che disciplina l’Istituto ma, nello stesso tempo, è opportuno percorrere la strada giudiziaria, sia con i vari ricorsi ed appelli sia favorendo nuovi procedimenti per richiedere l’applicazione dell’usucapione..
Intanto sarebbe opportuno che tutti gli amministratori locali si occupassero del problema e per promuovere ciò nei prossimi giorni chiederò al Presidente della Provincia, una riunione tra amministratori, forze economiche e sindacali della Provincia di Brindisi.
Senza dimenticare il comitato “No-Enfiteusi” che da anni lotta contro questo Istituto feudale.
Con il predetto comitato abbiamo in mente di promuovere una forte mobilitazione fra i cittadini e non si esclude una raccolta fondi per sostenere tutti coloro che sono costretti a difendere il proprio sacrosanto diritto alla proprietà del terreno acquistato con enormi sacrifici.
Dott. Michele Salonna, Capogruppo in Consiglio Comunale e Consigliere Provinciale Br