La ventitreesima edizione del Palio poetico musicale e teatrale ErmoColle si chiude con un prestigioso riconoscimento per “Meridiani Perduti”. La compagnia brindisina ha ricevuto il premio del pubblico per “La Stanza di Agnese”, riconoscimento attribuito per acclamazione alla luce del maggior numero di voti espressi nei confronti dello spettacolo.
Scritto da Osvaldo Capraro e prodotto con il sostegno di TRAC Residenze Teatrali Pugliesi, in sinergia con Scuola di Formazione Antonino Caponnetto e Factory Compagnia Transadriatica, lo spettacolo – dedicato al giudice Paolo Borsellino e nato dalle interviste rilasciate dai figli del magistrato palermitano – si aggiudica uno dei tre premi in palio in questa edizione del festival della provincia di Parma. Il Palio è, infatti, unico nel suo genere: tra gli oltre cento spettacoli candidati, la direzione ha selezionato undici lavori che hanno animato altrettanti Comuni della provincia parmense, dal 30 luglio all’11 agosto. Alle compagnie è stato affidato un luogo da “abitare” a cui dedicare e adattare il proprio lavoro artistico per generare un evento di carattere poetico, termine che viene inteso non nel solo senso letterale o letterario bensì nella sua accezione di azione poetica.
Sara Bevilacqua, già vincitrice lo scorso anno con “Stoc Ddò – Io Sto Qua”, è stata premiata il 13 agosto a Felino, in provincia di Parma. Un altro grande traguardo in questo 2024 per l’attrice e regista brindisina, già insignita dell’Eolo Award come miglior attrice. «Siamo davvero contenti, è un onore ricevere per la seconda volta questo riconoscimento – ha detto Sara Bevilacqua –. Questo festival, da anni, porta il teatro in luoghi meravigliosi e pieni di umanità. Gli organizzatori, Silvana Piazza e Adriano Engelbrecht, fanno un lavoro straordinario ed è bellissimo essere di nuovo qui. Vorrei dedicare questo premio a Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino e ringraziarli ancora una volta per aver condiviso con noi la loro storia, la loro memoria e il loro coraggio. Senza di loro, questo spettacolo non sarebbe stato possibile. “La Stanza di Agnese” è nato dal desiderio di raccontare una parte fondamentale della nostra storia recente, quella della lotta contro la mafia, attraverso gli occhi di chi ha vissuto il dramma in prima persona. Questo riconoscimento dimostra quanto sia importante continuare a parlare di giustizia, memoria e impegno civile, soprattutto nei luoghi che accolgono e valorizzano il teatro come forma di resistenza culturale e sociale».