Escape, mostra personale di Massimiliano Alioto: dall’1 al 31 agosto a Presicce-Acquarica

Escape, mostra personale di Massimiliano Alioto in Salento presso Palazzo Ducale di Presicce dal 01/08/2024 al 31/08/2024, a Cura di Massimo Ciullo e in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Presicce-Acquarica.

Una via d’uscita, fuga dalla realtà, realtà sempre più distopica, travolta dalla fantapolitica, fantascienza o pseudo scienza, progresso a tutti costi, guerre e intelligenza artificiale, dove corruzione e conflitti di interesse si vestono da democrazie. Lo scorso secolo un ampia bibliografia sulla distopia preannunciava il mondo al contrario con saggi e romanzi che ci proiettavano scenari assurdi ma probabili, da Robert Hugh Benson, Jeck London, Aldous Huxley fino a George Orwell. Nella ricerca pittorica di Massimiliano Alioto è sempre stata presente l’analisi della contemporaneità con le ipotetiche ripercussioni, nel 2002 i “paesaggi transgenici” pubblicati da Rex built-in a cura di Maurizio Sciaccaluga, immaginava il paesaggio trasformato dopo un intensivo uso degli Ogm, tema poi ripreso nella mostra “Transnatural” del 2014 a cura di Luca Beatrice. I nove dipinti inediti della mostra “Escape”, presentata presso il Palazzo Ducale di Presicce, sono parte di un progetto più ampio che Alioto proporrà prossimamente, che affronta il paesaggio distopico dove l’astrattismo figurativo incontra la matrice romantica tipica della pittura ottocentesca, connubio spesso ricercato da Alioto nei suoi precedenti progetti, una costante riflessione tra l’uomo e l’immensità della natura, tra l’evoluzione della mente e la fuga dalla sua superbia.

Massimiliano Alioto nasce a Brindisi nel 1972, inizia a disegnare sin da bambino, studiando al liceo artistico e successivamente all’accademia di belle arti di Firenze. Nel 1994 inizia ad esporre le proprie opere in giro per l’ Italia dal caffè storico letterario delle Giubbe Rosse di Firenze ad importanti gallerie e spazi pubblici di Roma e Milano, nel 1999 inizia un percorso pittorico seguito dal critico d’arte Maurizio Sciaccaluga che lo vede impegnato in esposizioni quali: Made in Japan, presso lo spazio Spazio consolo di Milano, Altre Direzioni, presso la Stazione Centrale di Milano, Stazione Santa Lucia di Venezia, Stazione Porta Nuova di Torino, Stazione centrale di Bologna, Stazione Santa Maria Novella di Firenze, Stazione Termini di Roma. Nel 2003 partecipa al IV premio Cairo Communication al palazzo della Permanente di Milano e nel 2004 la sua prima esposizione a New York presso Scope Art. Sempre nello stesso anno pubblica una monografia per la collezione Rex Built In. Dal 2004 al 2007 collabora con la galleria Di Giovanni Bonelli e seguito dal critico Alessandro Riva espone nella mostra Miracolo a Milano presso il Palazzo della Ragione di Milano ed in altre importanti mostre, realizza poi altri eventi seguito da Paola Artoni, Luisa Castellini ed Emma Gravagnuolo.! Dal 2007 al 2010 Massimiliano Alioto collabora con Italian Factory di Milano e seguito da critici e giornalisti quali Luca Beatrice, Chiara Canali, Duccio Trombadori, Angelo Crespi e Vittorio sgarbi, produce importanti mostre e pubblicazioni editoriali, tra le tante sono la trilogia sul paesaggio Naturale. Altra importante tappa espositiva lo vede partecipe nella mostra 4 Way Street con Agostino Arrivabene, Giorgio Ortona e Bernardo Siciliano presso Palazzo Te di Mantova, curata Da Luca Beatrice e Angelo Crespi, fino ad arrivare al 2013 dove partecipa alla 55^ Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Padiglione Della Repubblica Araba Siriana a cura di Duccio Trombadori. Nel 2017 la Rai realizza un documentario della sua mostra “Ghost’s?” presso il Museo Hendrik Christian Andersen Roma, a cura di Gabriele Simongini, in collaborazione con il MIBACT polo museale del Lazio. Nel 2018 alcuni suoi dipinti illustrano il libro biografico del cantante trap Achille Lauro “Sono io Amleto” edito da Rizzoli. I suoi progetti sono pubblicati da numerose case editrici quali Vallecchi, Damiani, Silvana, Electa, Maretti, De Luca. Alcuni suoi lavori sono stati acquisiti da importanti collezioni quali: Museo internazionale della musica,Bologna, Fondazione Benetton, Museo Michetti, Collezione Rex Built In, Collezione Confindustria, Fondazione Maimeri, Museo Hendrik Christian Andersen. Massimiliano Alioto Vive e lavora a Napoli.


Intervento di Massimo Ciullo

I regimi totalitari del XX secolo imposero anche gli stili artistici, tanto che l’artista era
obbligato ad esprimersi secondo rigorosi modelli unitari coniati dall’ideologia del partito
unico.
Le attuali democrazie (al plurale, poiché la democrazia nell’accezione comune associata
alla libertà ha un significato improprio) garantiscono indubbiamente la pluralità e la
diversità di stili e modelli artistici, consentendo all’artifex di esprimersi secondo ciò che egli
ritiene di vedere e sentire dentro e fuori di sé, ma, non per questo, l’artista è davvero
libero.
Il mercato, i mezzi di comunicazione e (pseudo)socializzazione, il consenso, tutti pilotati,
l’omologazione dei movimenti politici e sociali, ma soprattutto il controllo e la
manipolazione degli stati emotivi dell’individuo anche attraverso bisogni indotti e paure
amplificate, così come l’alienazione culturale dei più giovani, rispondono a nuove forme di
totalitarismo che non esentano l’arte e gli artisti dal subire gravosi condizionamenti,
sovente accettati pur di non essere emarginati.
In tale contesto, tuttavia non condividendolo ed anzi immaginandone una via d’uscita,
opera anche Massimiliano Alioto il quale è, prima ancora che un’artista, un uomo libero,
scevro da compromessi e non incline a partecipare a consorterie e corti varie.
Il filo conduttore che lega le opere di Alioto, dal 2008 a quelle dell’attuale mostra Escape
presso il Palazzo Ducale di Presicce-Acquarica – nella quale l’immagine distopica, come
se fosse una visione onirica provocata da una sorta di trance sciamanica, trascolora in
metafisica – è costituito dalla ricerca di un ordine, probabilmente anelato quale utopìa, che
a volte Alioto trova nella natura, come con le opere di Naturale Marea, Naturale Selvaggio,
mentre altre lo persegue attraverso un’originale sovrapposizione di immagini distopiche e
utopiche, come nelle opere di Transnatural e di Asfissia.
Ad ogni modo, seppure Alioto è interprete del suo tempo, di questo tempo, egli non si
perde nell’inganno della distopia e neppure in quello dell’utopìa, ma resta ben saldo nella
forma, che è la vera sostanza, della grande pittura che ha scritto la storia dell’arte
occidentale.
Giacomo Massimo Ciullo Monsellato
Curatore della mostra e collezionista d’arte
L’Amministrazione comunale che rappresento ha scelto la cultura, in tutte le sue
espressioni, come la migliore opzione di sviluppo della nostra comunità. Ormai, PresicceAcquarica è un centro propulsore e di riferimento per iniziative che vedono protagonisti
intellettuali, scienziati, scrittori e artisti delle varie discipline. Massimiliano Alioto è un’artista
noto a livello nazionale ed internazionale le cui opere sono sempre oggetto di riflessione e
discussione socio-politica e, di conseguenza, occasione di confronto e di crescita.
Paolo Rizzo
Sindaco del Comune di Presicce-Acquarica
L’Arte è una forma di linguaggio, probabilmente la più bella perché coinvolge
contemporaneamente tutte le facoltà della persona. Ospitare, quindi, Massimiliano Alioto,
interprete originale della contemporaneità e delle sue contraddizioni è un’occasione che il
Comune di Presicce-Acquarica non poteva perdere.
Natacha Pizzolante
Assessore Turismo, Cultura e Sport del Comune di Presicce-Acquarica

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