“Esiste ancora il PD a Latiano?”

Ho pensato parecchio prima di fare, seppure con rammarico, queste riflessioni. Il PD era l’unico dei partiti tradizionali che era rimasto sulla scena politica a Latiano. Questo Partito nato dall’incontro e dalla fusione di ciò che era rimasto della DC e del PCI, partiti storici del dopoguerra, e che sopratutto aveva avuto personaggi come il Senatore Antonio Perrino e il dr, Gilberto De Nitto da una parte e l’on. Armando Monasterio dall’altra (tanto per fare qualche nome) non esiste più nemmeno sulla carta.
Un silenzio assordante da più di qualche anno è ciò che rimane di questo Partito assente dalla scena politica sia nell’assise cittadina ma sopratutto nella società civile, partito inoltre che ha celebrato in questi giorni il suo congresso per la prima volta senza uno straccio di dibattito, procedendo direttamente alla elezione dei delegati, peraltro alla “bulgara”, con pochissimi tesserati dando al segretario nazionale uscente on. MARTINA 23 voti su 23 ( come per dire un congresso solo per pochi intimi). Un partito inoltre che a Latiano si è appiattito sulla azione amministrativa del duo Maiorano-De Punzio (certamente non votato dai latianesi) che tanti danni sta provocando al nostro paese. E’ infatti di poco tempo fa la notifica al comune di Latiano di un decreto ingiuntivo di oltre 300 mila euro ( più di seicento milioni delle vecchie lirette) richiesti da un creditore latianese per i debiti rinvenienti dalla gestione della Azienda Speciale Caterina Scazzeri (il volgarmente detto Ospizio) azienda fortemente voluta prima dalla amministrazione De Giorgi-De Punzio e imperterritamente portata avanti, dopo, dal duo Maiorano- ed il sempre presente De Punzio Centro questo, che era stato per anni un fiore allo occhiello di tutte le amministrazioni da tempo è STATO CHIUSO per gli ingenti debiti. E’ inutile ricordare tutti gli interventi da me fatti contro la costituzione di questa Azienda Speciale che di speciale ha avuto solo i debiti.
Ora pare, secondo le voci circolanti, che si stia o meglio si sia costituito un asse tra gli amministratori in carica (sindaco, assessori e presidente del consiglio) con quel che ne resta del PD ridotto ormai al lumicino. Asse che nelle intenzioni dei costituenti dovrebbe servire, per alcuni, a continuare ad amministrare per fare ancora più debiti e danni e, per qualche altro, come trampolino di lancio per avanzare candidature alla prossima consultazione regionale a sostegno dell’attuale presidente della Regione Puglia EMILIANO, sostenitore insieme ad altri della formazione di un cocktail politico da legittimare con delle primarie farsa il prossimo mese. Tutto ciò spiace per un vecchio militante ma come detto da un grande narratore “ COSI’ E’ SE VI PARE”.
Il de profundis, se è così, della Politica e sopratutto del Partito Democratico è servito.

VITTORIO MADAMA

 

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