Esplosione nel trullo: venerdì l’autopsia sul corpo dell’ingegnere barese

Si terrà venerdì prossimo l’autopsia sul corpo di Nico Salatino, l’ingegnere barese di 55 anni, morto domenica mattina, sepolto tra le macerie di questo trullo in contrada Tirunno, a Cisternino. Probabilmente una fuga di gas che alle 8,30 del mattino ha colto di sorpresa l’uomo e la moglie 53enne, ricoverata in prognosi riservata nel centro grandi ustionati del Perrino di Brindisi. Il pm Francesco Carluccio, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo, ha disposto l’esame autoptico che sarà eseguito dal medico legale, il dr. Domenico Urso. Oggi restano le macerie, i segni della distruzione e la desolazione di un’oasi di pace, tipica della Valle d’Itria, trasformatosi in pochi secondi nel teatro di una incredibile tragedia: il trullo che crolla all’improvviso, inghiottendo l’ingegnere barese, al suo primo giorno di vacanza assieme alla moglie. Dell’immobile è rimasto ben poco. Tale è stata la violenza della deflagrazione che alcune parti della porta d’ingresso sono state ritrovate a 50 metri di distanza. La Procura di Brindisi ha disposto il sequestro per eseguire tutti gli accertamenti necessari a ricostruire l’accaduto. Sequestrata anche la caldaia a gas, collocata all’esterno del trullo. Bisognerà capire se l’impianto fosse o meno a norma. I carabinieri, intanto, hanno acquisito elementi e testimonianze utili ai fini investigativi, tra cui quelle dei proprietari dell’immobile, amici di lunga data della sfortunata coppia. Appena due anni fa avevano acquistato e ristrutturato questo complesso di trulli. C’erano anche loro quella mattina, in un trullo poco distante da quello esploso, ma sono rimasti illesi.

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