ESPOSTO IN PROCURA PER LA GARA SUI RIFIUTI NELLA CITTA’ DI BRINDISI

Comune di Brindisi

Coinvolta anche la Procura della Repubblica su alcuni aspetti collegati alla gara per il servizio di raccolta e trasporto di rifiuti nella città di Brindisi. Il tutto, per una mancata segnalazione all’Anac

Si complica la conclusione delle procedure di gara per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani della città di Brindisi. Il tutto, a causa di una omessa segnalazione all’Anac, da parte della struttura burocratica del Comune di Brindisi, nei confronti della Monteco, una delle società che ha partecipato anche a questa gara d’appalto. La vicenda risale al 2020, quando l’allora dirigente del settore Ambiente del Comune Francesco Corvace chiese al dirigente dell’ufficio contratti di procedere con la segnalazione all’Anac della stessa azienda, così come disposto con sua determina dirigenziale numero 125 del 26 novembre 2019 in cui si faceva riferimento alla presentazione di falsa dichiarazione nelle procedure di gara. Il tutto, a seguito di un pronunciamento del Tar Puglia in favore del Comune e contro la stessa Monteco.
Sta di fatto, però, che di tale segnalazione all’Anac non c’è traccia negli uffici comunali, così come ha confermato il segretario generale del Comune Pasquale Greco al legale del geometra Pietro Gioia che aveva posto il problema in maniera ufficiale.
Questa “omissione”, pertanto, ha reso possibile la partecipazione della Monteco alla gara in via di definizione.
Da qui la decisione del geometra Gioia, assistito dall’avvocato Massimo Ciullo, di presentare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica per illustrare quanto accaduto e soprattutto per evidenziare che aver omesso di fare la segnalazione all’Anac ha di fatto favorito la Monteco, consentendole di presentarsi anche alla gara in atto, per un valore complessivo che superare i 30 milioni di euro. Una vicenda in cui, secondo chi denuncia, potrebbe configurarsi anche in una turbativa d’asta. Il tutto, aggravato dal fatto che anche adesso che la vicenda è stata resa nota da Palazzo di Città non è partita alcuna segnalazione postuma rivolta all’Anac nei confronti della stessa azienda.

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