Questo periodo è quello ideale per affrontare con intelligenza il problema dei peli superflui, soprattutto per chi in vista dell’estate, vuole mettere da parte rasoi e cerette.
La tecnologia utilizzata è fondamentale. Importante è scegliere quella più adatta alla tipologia di pelo e fototipo. Bisogna diffidare dei bassi prezzi per seduta, perché spesso, facendo la somma di distretti e totale sedute, si arriva ad avere un risultato, in tempi “ lunghissimi” e “costosissimi”.
Le tecnologie medicali, ed in particolare, Il Laser Nd:YAG ed Alessandrite garantiscono un risultato più veloce e duraturo nel tempo, necessitano però di alcuni semplici accorgimenti , anche da parte del paziente per evitare fastidiosi effetti collaterali. La tecnologia con Laser ad Alessandrite per esempio, predispone maggiormente a danni da foto esposizione( motivo per il quale non viene effettuata nei mesi estivi e sui fototipi più scuri). Questa tecnologia ottiene buoni risultati sui peli di grosse dimensioni e molto scuri, meno sui peli più sottili e meno scuri. La tecnologia NDYAG, è stata studiata, per dare più versatilità e sicurezza, può essere utilizzata infatti su tutti i fototipi e, con le giuste precauzioni, in tutti i periodi dell’anno. Il Laser Nd:YAG ottiene buoni risultati sia sui peli più grossi e scuri, che su quelli più sottili e meno scuri. Per entrambe le tecnologie i risultati variano a seconda del fototipo e delle zone trattate . Il procedimento consiste nell’applicazione di più sedute (in media 4-7) seguite da una o due sedute annuali di mantenimento . Importante specificare che l’epilazione laser non ha nessun effetto sui peli bianchi, rossi e biondi. Questo perché il bersaglio di questi è proprio la melanina, il pigmento che dà il colore alla pelle ed ai peli, e quindi più il pelo è pigmentato più sarà danneggiato dal laser. Tale trattamento elimina i peli in fase di crescita, denominata Anagen, e dal momento che nell’uomo i cicli vitali dei peli non sono sincronizzati, per ottenere una riduzione dei peli (70-98%) sono necessarie più sedute (4-7 ). Comunque la crescita dei peli è soggettiva e in particolare i soggetti con disfunzioni endocrine anche lievi, sottoposti a cure cortisoniche od ormonali tipo pillola contraccettiva, o con habitus ansioso-depressivo, potranno avere la ricrescita o la comparsa di nuovi peli.
Dopo la terapia la cute può arrossarsi . Possono comparire piccolissime zone di gonfiore e di edema, simili a quelle delle punture di insetti, a livello dei follicoli piliferi: ciò non è altro che l’esito della esplosione del pelo nel follicolo con conseguente danneggiamento del follicolo stesso (meccanismo che sta alla base dell’epilazione persistente e testimonianza del buon esito della terapia). A livello di questi punti o nelle zone più intensamente arrossate si possono formare piccole “ crosticine”. Per evitare il più possibile questi fenomeni è importante che il paziente segua poche semplici regole, quali, applicare la terapia eventualmente prescritta dal medico, evitare l’esposizione solare per i tempi necessari a seconda della tecnologia utilizzata( più prolungati per l’Alessandrite, meno per l’ Nd:YAG), evitare traumatismi nella zona trattata per 1 settimana dopo la seduta (peelings, scrub, detergenti aggressivi…). Quello che si rischia, non seguendo queste poche regole, è la persistenza di piccoli esiti cicatriziali, di ipopigmentazione (macchie chiare), iperpigmentazioni (macchie scure) che nella maggior parte dei casi, si risolvono con facilità.
Dott.ssa Emanuela Giannuzzo
Laureata in medicina e chirurgia
Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica
Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale
Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale