BRINDISI – C’è ancora tanta amarezza nelle parole dell’avvocato Fabio Leoci, potenziale candidato Sindaco del M5S, e tale rimasto dopo la certificazione della lista capeggiata dall’avvocato Gianluca Serra.
Leoci non conosce i motivi per i quali la scelta dello Staff non sia ricaduta sulla sua lista, ma accetta il verdetto, non celando però una certa irritazione per il mancato confronto con l’altro meetup certificato.
“Allo stato attuale – afferma Leoci – non ho contezza dei motivi per i quali sia stata scelta l’altra lista invece che la nostra. Lo Staff ha scelto la lista di Serra ed io accetto il verdetto”.
Poi Leoci passa all’affondo: “Serra ha partecipato da settembre a dicembre alle nostre assemblee, alle quali hanno presenziato tutti gli attivisti della città: abbiamo intrapreso un percorso che prevedeva il confronto tra tutti quanti. Dopodiché non è più venuto alle assemblee, ed oggi comprendo il motivo. Serra ed il meetup ‘5 Stelle Uniti per Brindisi’ sono venuti alle nostre riunioni ed hanno preso parte alle votazioni democratiche che si effettuavano di volta in volta, poi però sono spariti senza avvisare e senza coinvolgerci”.
Davanti all’ipotesi di ricucire lo strappo e di collaborare con la lista certificata in vista delle Amministrative, l’avvocato grillino risponde categorico: “Penso che si tratti di un’ipotesi impossibile in quanto siamo stati noi i primi a volere l’unione, ma loro hanno inteso agire diversamente ed autonomamente. E’ stata loro la scelta di separare le strade: se avessero voluto un confronto, lo avrebbero potuto ottenere nelle assemblee. Non nego che ci siano state divergenze con loro nel corso delle riunioni, ma in democrazia poi si vota e decide la maggioranza. Sono convinto che non chiederanno mai la nostra collaborazione e quella di tutti gli attivisti che hanno lavorato assieme in questi mesi.
Io mi sono affacciato al M5S tanti anni fa, senza considerare gruppi o sotto-gruppi: l’intento era quello di superare le divisioni che si crearono due anni fa, ed anche Bozzetti auspicava un’unione, salvo poi cambiare idea quando ha visto che quello che stava venendo fuori poteva non piacergli”.
Infine, in merito al suo futuro da attivista del Movimento, l’avvocato Leoci annuncia che proseguirà nel suo impegno: “Mi avvicinai al M5S perché aveva fondamenti di democrazia partecipata per me entusiasmanti. E’ da tanto tempo che partecipo attivamente, anche attraverso le opinioni che esprimo sui giornali: diciamo che riesco a fare un tipo di attivismo particolare. C’è chi ha il tempo di presenziare ai banchetti e chi no: ogni attivista ha il proprio modo di esprimere il suo impegno. Continuerò a fare quello che ho sempre fatto e ad essere quello che sono sempre stato, ovvero una persona libera e con una coscienza libera. Essendo una persona rinomata nella sfera del vivere civile e potendo quindi influenzare anche le opinioni degli altri, o comuque potendo fornire dei criteri oggettivi di giudizio su determinate questioni socio-politiche, continuerò ad esprimere le mie opionioni pubblicamente. I modi di fare politica sono tanti: esporsi in prima persona attraverso opinioni particolari e critiche oggettivamente mirate al miglioramento delle persone e dei politici forse è anche più complesso che fare banchetti per strada”.
Andrea Pezzuto