Per prendere atto e conoscenza del variegato mondo delle partecipazioni
societarie, in cui la Provincia di Brindisi è presente, si è riunito
ieri il Consiglio provinciale richiesto dal gruppo consiliare di
Fratelli d’Italia alla presenza dei Presidenti del Consorzio ASI e di
STP i quali hanno relazionato sullo stato attuale delle stesse, sulle
iniziative in essere e sull’incidenza che le stesse hanno sullo sviluppo
del territorio provinciale per i rispettivi servizi resi. Alle relazioni
esposte dai Presidenti Riina e Tommaselli è seguito un proficuo
confronto dove il gruppo provinciale di FdI ha chiesto specifici
chiarimenti relativamente al ruolo dei due Enti. Per quanto riguarda
l’ASI abbiamo chiesto notizie e garanzie rispetto ad una situazione
economico finanziaria “preoccupante” a causa di un contenzioso
tributario con l’Agenzia delle Entrate e all’adesione alla cosiddetta
“pace fiscale” per 560.000 euro anche per il 2022 che potrebbe mettere
a rischio la gestione corrente dello stesso; abbiamo chiesto quali
iniziative si stiano mettendo in atto, oltre a quelle ordinarie ed
istituzionali, per incentivare le ZES e le ZFD; quali servizi si intende
mettere al sevizio della zona industriale per una reale attrattività
della stessa non solo per impianti di energie da fonti rinnovabili che
poco apporto possono dare in termini di ricchezza prodotta e occupazione
per il territorio. Per quanto riguarda la STP abbiamo preso atto di un
trend economico finanziario preoccupante con utili di esercizio in
caduta libera (€ 379.963 2019, € 70.548 2020, € 49.224 2021) a causa
di alcune criticità alcune congiunturali ed altre strutturali che
necessitano di urgenti correttivi ma soprattutto di atti di indirizzo
politico chiari e decisivi da parte degli enti soci (Provincia e Comune)
soprattutto nei confronti della Regione Puglia che con D.G.R n.
2304/2019 ha stabilito i nuovi “servizi minimi” ed il costo standard per
ciascun Ambito Territoriale Ottimale (ATO) e guarda caso, come sovente
accade per il nostro territorio, l’ATO di Brindisi ha subito pesanti
tagli nell’assegnazione delle risorse e dei km delle tratte del
Trasporto Pubblico Locale in provincia soprattutto nella Citta
capoluogo. Il costo standard non sufficiente, possibili contrazioni dei
servizi urbani previsti nei prossimi affidamenti, l’incertezza sulle
modalità di affidamento dei servizi di TPL (si sta ipotizzando un
affidamento diretto in house – senza gara – da parte degli enti soci
Comune e Provincia con evidenti cambi di paradigmi giuridico
amministrativi della gestione del servizio di TPL) necessitano di un
intervento politico istituzionale non solo da parte degli enti soci ma
anche di tutti coloro i quali rivestono ruoli ed incarichi in ambito
locale, regionale e nazionale. Mai come in questo caso è evidente la
“debolezza politica” della provincia e della citta capoluogo in seno
alla Regione Puglia non rappresentati in Giunta regionale per la seconda
volta consecutiva.
Per tutto quanto meglio su esposto il gruppo consiliare di Fratelli
d’Italia aveva chiesto ed inizialmente ottenuto (salvo poi prendere atto
di un cambiamento di programma da parte del Presidente Matarrelli e
della sua maggioranza) che la discussione ed il confronto si concludesse
con la stesura e l’approvazione di un odg che chiarisse ed impartisse un
chiaro atto di indirizzo politico. Oggi è mancata la politica, quella
politica che da anni sfugge dalle proprie responsabilità, sfugge in
Regione dove continua a mortificare la nostra provincia. È mancata la
politica perchè non a caso la presenza in aula del gruppo di Fratelli
d’Italia è stata determinante per garantire il numero legale per lo
svolgimento dei lavori e onestamente ci è dispiaciuto constatare in una
seduta così importante, dove la Provincia rappresentava il socio
maggioritario di ambedue gli enti in discussione, l’assenza della
maggioranza.
I consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia, Massimiliano Oggiano e
Luciano Cavaliere