BRINDISI – Il Responsabile Azione Studentesca Brindisi, Jacopo Sticchi, interviene sugli ultimi sviluppi relativi alla ormai tristemente nota vicenda – Ferraris.
Di seguito, il testo della nota:
Quando sembrava oramai definito l’accordo tra la Provincia e la Cassa dei Ragionieri per ottenere l’utilizzo dello stabile ex Fermi, ecco all’improvviso il colpo di scena che non ti aspetti. La provincia non è in grado di adempiere i costi dell’affitto. È passato più di un mese e mezzo dal crollo del solaio del Ferraris, e noi già al momento dei fatti avevamo espresso la nostra perplessità sulla fattibilità di un effettivo trasferimento presso un nuovo edificio. ( In merito a ciò avevamo anche avanzato l’ipotesi di un trasloco del Majorana presso la cittadella ). Conoscendo le pecche dell’amministrazione italiana, ed in particolare della sinistra, era infatti prevedibile una situazione del genere. E non solo i tempi si sono prolungati più del dovuto, ma è addirittura saltato il trasferimento, che sa di una vera e propria beffa. A rimetterci in tutto ciò sono gli studenti, che ora dovranno dividersi tra lo stabile del De Marco e l’istituto di Via San Leucio dove sono state allestite delle aule. Resta sempre irrisolto però il problema delle attività laboratoriali che, come ben sappiamo, occupano buona parte della didattica. L’ istituto di via San Leucio infatti dispone esclusivamente di laboratori di meccanica e non di informatica di cui gli studenti necessitano.
Noi, a fronte di quanto si sta verificando, proviamo rabbia e indignazione, il diritto allo studio è un diritto inalienabile. Questa non è una condizione ammissibile per una Nazione in cui l’istruzione e la cultura rappresentano un ruolo fondamentale. Eppure parlando di edifici vari, ci sorge spontaneo pensare ad alcuni episodi accaduti di recente a Goro e ci chiediamo perché il prefetto non requisisca d’ufficio lo stabile di Santa Chiara per una situazione di tale emergenza o questi metodi sono validi ed efficaci soltanto quando c’è da lucrare ? Probabilmente è proprio così, i figli dell’Italia ancora una volta vengono dimenticati dalle istituzioni perché a quanto pare sono meno importanti degli sporchi interessi economici che siamo costretti a subire quotidianamente. Staremo a vedere se la struttura sarà in seguito messa a disposizione, così come era stato già annunciato in passato, per accogliere gli extracomunitari clandestini, che a nostro giudizio sono soltanto pedine di mercato di cui, chi ci governa se ne serve esclusivamente per personali motivi economici.