Assemblea regionale dei lavoratori agricoli organizzata da Flai-Cgil
e Inca-Cgil Puglia con la collaborazione della Direzione regionale dell’INAIL
in tema di salute e sicurezza in agricoltura
Si è tenuta ieri (venerdì 16 luglio alle 17.30), presso il Municipio di Francavilla Fontana (Br), l’assemblea informativa organizzata da Inail Puglia, Flai Cgil Puglia e Cgil Puglia destinata ai lavoratori, italiani e non, del settore agricolo. L’appuntamento si inserisce tra le attività previste dal progetto «Diffondere salute e sicurezza in edilizia e agricoltura».
L’evento è stato aperto dal Coordinatore regionale del patronato INCA, Salvatore Arnesano, rispetto all’impegno del sindacato nell’organizzare momento di confronto e discussione sul territorio insieme ai lavoratori per rispondere alle tanti situazioni di disagio e sfruttamento che spesso vengono denunciate.
A seguire, i saluti del Sindaco Antonello Denuzzo che ha rimarcato l’importanza di salvaguardare la salute delle persone e il ruolo del sindacato per la cittadinanza nell’affermare l’importanza di seguire la strada del valore delle professionalità anziché quella dello sfruttamento.
«Abbiamo la necessità di stare tra i lavoratori per trasferire loro i nostri strumenti di tutela, confrontandoci poi con le aziende e con le istituzioni, in primis la Regione, per discutere di come investire le risorse pubbliche e comunitarie a tutela di chi lavora», ha affermato nel suo intervento Antonio Gagliardi, Segretario Generale della FLAI Puglia.
«L’agricoltura è, con l’edilizia, il settore dove gli infortuni sono più diffusi – ha affermato il Direttore dell’INAIL Puglia Giuseppe Gigante – ma occorre partire dalla prevenzione e dall’informazione. Investendo a partire dalla formazione nelle scuole per intervenire sulla cultura della cittadinanza: ne è dimostrazione il fatto che riceviamo ancora poche denunce di malattie professionali rispetto a quelle che crediamo esserci».
Il Segretario Generale della CGIL Puglia, Pino Gesmundo, ha concluso l’evento: «È il momento di riconoscere diritti e dignità a quei lavoratori che durante la pandemia sono stati definiti essenziali e che hanno assicurato il cibo sulle nostre tavole. Dobbiamo metterli nelle condizioni di denunciare lo sfruttamento e di ribellarsi contro un sistema imprenditoriale che ha deciso di competere sull’abbassamento dei costi del lavoro mortificando il valore etico del prodotto e per questo sarà fondamentale investire le grandi risorse in entrata sulla buona occupazione».
Flai CGIL Brindisi