BRINDISI – Il 31 maggio del 2014 fu pubblicato il documento del Coordinamento “Emergenza Edipower”.
Il documento, sottoscritto da tantissime Associazioni (Arci, Retinopera Salento, Scuola di Formazione Politica Don Tonino Bello, Italia Nostra, Acli Città di Brindisi, Acli Ambiente, Unione Sportiva Acli, Giovani Acli, WWF Brindisi, WWF Salento, Medicina Democratica, Salute Pubblica, No Al Carbone, Confesercenti, Mamadù, Emergency Prov. BR, Passeggino Rosso, Fondazione di Giulio, Forum Terzo Settore, Solidarietà e Rinnovamento Coop, Rinascita Civica, Friend’s Bike, UDS, AIACE Br, La Manovella, Compagni di Strada, Centro Studi Europeo Il Segno Mediterraneo, Gulliver180, Mesagne Bene Comune, Circolo Arci Zero, Brindisi Libera MU, Io Donna, Confederazione Cobas Brindisi, Ass.Namastè) pose le basi per incontrarsi e discutere del progetto proposto da A2A per la costruzione di un inceneritore nella Centrale Edipower.
Quel documento è stato solo l’inizio del percorso che i cittadini di Brindisi, com’era avvenuto per la vicenda rigassificatore, hanno condotto insieme: incontri, manifestazioni pubbliche per informare e chiedere alle Istituzioni di esprimere parere negativo alla proposta dell’A2A.
Non si voleva e non si vuole neanche oggi che interessi economici o elettorali possano imporre ancora a questo territorio impianti impattanti.
Finalmente siamo giunti alla demolizione dei gruppi Edipower ormai fermi. Adesso è necessario confermare quanto è stato proposto in questi anni : destinare l’area dismessa della centrale Edipower ad uso portuale e retroportuale.
Per ridare allo stupendo porto di Brindisi la dignità e l’importanza che merita:
“Brindisi cinta da un porto bello che pare dare il buon augurio ai naviganti” (ENNIO);
“Brindisi che al navigatore era di dolce e sincero approdo”(TACITO).
Ma questo successo non deve farci ritenere al sicuro da altre aggressioni. Non dimentichiamo mai che Brindisi viene considerato “Territorio ormai compromesso”, pertanto, non da salvaguardare bonificando , eliminando ciò che inquina e toglie da decenni la salute ai cittadini, ma ricettacolo di tutto ciò che gli altri non vogliono. I cittadini di altri territori sono da rispettare, da consultare e ascoltare, i Brindisini invece non meritano neanche di essere ascoltati , si può imporre di tutto come negli anni passati.
Chiunque sia a fare questi tentativi, deve capire che Brindisi ha ormai alzato la testa e non la piegherà più.
Le Associazioni di Emergenza Edipower e tutte le altre del territorio farebbero bene ad unirsi nuovamente e vigilare su quanto potrebbe accadere a Brindisi …a breve.
Comunicato Stampa Fondazione Tonino Di Giulio