FP CGIL: “OSSERVAZIONI SULLE GRAVI CRITICITÀ ORGANIZZATIVE DELL’AS LBR”

La scrivente O.S. di categoria resta sgomenta e sdegnata alla notizia dell’ennesimo
incidente sul lavoro che ha rischiato, di fatto, di trasformarsi nell’ennesima morte bianca, a
causa del gravissimo deficit organizzativo dell’assistenza sanitaria brindisina in cui manca
il servizio di radiologia interventistica pur essendo l’ASLBR in possesso di angiografo
biplano, praticamente una Ferrari, tenuta sostanzialmente in garage.
In questa torrida estate, la scrivente OS, pur rischiando di essere accusata di vilipendio al
turismo di massa insieme al noto Caparezza che invita a venire a ballare
spensieratamente in Puglia, terra di incidenti e morti sul lavoro e malattie professionali,
con la presente nota, intende concordare, innanzitutto, con la stimata amica e
professionista del PS: “non si può morire di lavoro a 48 anni”. La scrivente OS, invero,
agogna una provincia senza morti sul lavoro o di lavoro: d’altro canto, quella contro gli
incidenti sul lavoro e contro le c.d. morti bianche è una battaglia che la CGIL conduce, da
sempre, ad ogni livello. Contestualmente, affinché lo sdegno non sia solo di facciata e
durare per il solo tempo imposto dalle circostanze cronachistiche, la scrivente OS
chiede
un incontro urgente alle SS. LL in indirizzo per impostare assieme una politica proattiva, al
di là delle verifiche sull’accaduto che spettano agli organismi competenti. Non è una
società civile, ne equa né solidale né giusta, quella che ha perso il senso del valore della
vita e del lavoro e che passivamente si adatta a registrare la cronaca dell’ennesimo
incidente sul lavoro e l’affermazione di un medico leccese che avrebbe protocollato “la
indisponibilità a servire altri centri”. quale forma di razzismo è questa? quale tradimento
della funzione di dipendente pubblico è questa? Una indisponibilità che, in combinazione
col deficit organizzativo dell’ASLBR, ha aggravato il rischio di trasformare un incidente sul
lavoro in una morte bianca.
Pur essendo noto a chi scrive che la radiologia interventistica brindisina, nel settennato
della precedente amministrazione, è stata oggetto di scarsa attenzione e mala
organizzazione che hanno determinato una scarsa attrattività per i professionisti più
qualificati fino praticamente alla soppressione totale del servizio stesso, a tutto danno degli
utenti del Perrino, affetti da patologie tempo dipendenti, è di tutta evidenza che la delibera
di riapertura dei termini di concorso per l’assunzione di medici radiologi iper specializzati
nella radiologia interventistica è, purtroppo, ultroneo e non sufficiente. Occorrono misure
organizzative adeguate ed urgenti che la scrivente OS ha chiesto e perorato sia per le vie
brevi sia tramite richieste ufficiali anche in tempi non sospetti e lontani dalle luci della
ribalta come, ad esempio, nella nota dell’8 novembre 2021! Occorre precisare che la
criticità disorganizzativa suddetta, già aggravata dalla condotta del medico leccese, è stata
ulteriormente aggravata dalla gravissima carenza di organico medico del PS brindisino
che non aveva medico disponibile per trasferimenti secondari per cui è stato necessario
l’utilizzo di un medico rianimatore pronto disponibile che, senza indugio e con grande
senso di responsabilità e solidarietà verso il lavoratore infortunato e verso i colleghi in
grave difficoltà organizzativa, ha prestato la sua opera incarnando ed abbracciando la
costituzione italiana in modo esemplare al pari della collega di p.s. che non si è arresa.
In attesa di cortese quanto urgentissimo riscontro, cordialità.

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