LECCE – È stato presentato questa mattina in conferenza stampa il progetto di ricerca dal titolo REDESIGN – Anziani fragili, solidarietà intergenerazionale e comunità a misura di anziano: progettazione e realizzazione di reti di cura efficaci, finanziato da Fondazione Cariplo e coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in collaborazione con le Università degli studi di Verona e del Molise. Attraverso un protocollo d’intesa proprio con l’Università del Molise, il Comune di Lecce prenderà parte alla ricerca che coinvolge altre sette città italiane (Milano, Brescia, Abbiategrasso, Verona, Ponte di Pietra, Larino e Isernia).
Obiettivo dell’indagine è quello di misurare e analizzare le condizioni degli anziani in una particolare fase della loro vita – contraddistinta dalla fragilità – e l’impegno di cura dei loro familiari. Tramite questa ricerca, si intende acquisire dati per far avanzare la conoscenza sulla condizione di vita delle persone anziane, attivare percorsi di progettazione sociale partecipata che coinvolgano le istituzioni, i cittadini e le associazioni nonché realizzare spazi di vita e servizi adeguati alle loro esigenze, ispirandosi ad un metodo che considera l’impatto che ha la cura di un anziano sulla famiglia di riferimento. Come hanno spiegato i responsabili della ricerca Fabio Ferrucci e Giuseppe Monteduro dell’Università del Molise, presenti in conferenza stampa, la ricerca si sviluppa attraverso un’indagine di carattere empirico, con un focus sulla popolazione anziana compresa nella fascia di età tra i 75 e gli 84 anni. Saranno effettuate interviste in profondità agli anziani e ai loro caregiver di riferimento.
Attraverso il suddetto studio si intende sia analizzare il contesto, sia avviare nuove forme di collaborazione tra pubbliche amministrazioni e tra pubblica amministrazione e organizzazioni del terzo settore. Proprio con questa finalità, il progetto prevede la costituzione di un Osservatorio sul welfare guidato dall’assessora al Welfare a cui partecipano stabilmente le organizzazioni di terzo settore e i responsabili amministrativi dei servizi sociali con l’obiettivo di pensare e avviare strategie di invecchiamento attivo e di prevenzione delle vulnerabilità.
“Attraverso questo lavoro – dichiara l’assessora al Welfare, Silvia Miglietta – vogliamo studiare in maniera approfondita la condizione di anziano fragile nella nostra città, perché è evidente che le esigenze, i bisogni, le condizioni familiari possono essere molto diversi. Analizzare la condizione delle persone anziane ci permette di immaginare degli interventi specifici di welfare accanto a quelli tradizionalmente previsti per la non autosufficienza. Non solo, la presenza di altre città ci permette di conoscere in maniera approfondita quali misure queste adottano e di trarre spunto dalle buone pratiche diffuse nel Paese”.