Francesca Cafarella (PD): “Fermare manifestazioni di xenofobia, razzismo e violenza”

Oggi un immigrato è stato picchiato a sangue con una violenza inaudita mentre cercava di guadagnarsi qualche spicciolo che gli potesse consentire di sopravvivere.
E’ un episodio vergognoso, segno di profonda inciviltà.
Oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza all’uomo vittima di questo inaudito gesto, porgo un forte appello a quanti hanno responsabilità istituzionali, culturali ed educative perché si impegnino fino in fondo per fermare qualsiasi manifestazione a rischio di xenofobia, di razzismo e di violenza.
Mi auguro che i responsabili di questo atto vengano immediatamente assicurati alla giustizia.
Quello che è accaduto oggi denota la distruzione di alcuni principi alla base della nostra civiltà: non c’è più rispetto per l’altro e la violenza è diventata banalità, una modalità per risolvere un “problema”.
Credo che i mass media e alcuni partiti che sostengono l’odio verso gli immigrati, abbiano delle responsabilità nell’incitare la rabbia e intolleranza che si stanno sempre più evidenziando nella nostra società sempre più disaggregata.

La maggior parte degli immigrati, sono donne e uomini che, con tanta sofferenza, lasciano la loro famiglia e e il loro paese spinti dall’impossibilità di poter sognare e vivere vite serene. Li vediamo ogni giorno nelle piazze, camminando per le nostre città, con lo sguardo perso in cerca di obiettivi che tanti di loro non raggiungeranno mai. Alle spalle hanno storie di vite spezzate, braccate nei luoghi di origine da condizioni esistenziali inaccettabili e frustranti.

L’errore più comune, quando viene commesso un atto di violenza è quella di trovare la giustificazione per la persona che lo ha commesso, ma è inutile cercarlo poiché non esiste alcuna motivazione valida che giustifica un atto del genere.
I responsabili dovrebbero solo vergognarsi!

Dr.ssa Francesca Cafarella
Partito Democratico