BRINDISI – Ha appeso l’ultima pallina per tutti. Per noi che l’abbiamo vista crescere e per tutti quelli che, pur non avendola mai incontrata, hanno colto il coraggio, la forza d’animo, la positività di questa ragazza che è vissuta con la leggerezza di una farfalla e la profondità di un saggio di quell’Oriente che ha tanto amato. Se potessi esprimere un ultimo desiderio per lei, vorrei che fosse possibile che l’università Ca’ Foscari, nella quale aveva da poco chiesto il trasferimento, le conferisse la laurea in giapponese. Il giapponese lo parlava, lo insegnava e ha continuato a studiare fino a che la malattia non l’ha resa troppo debole. In Giappone sognava di tornarci. Se esistesse un posto in cui vanno i morti, ora sarebbe con suo fratello, sua zia, le sue nonne e i suoi nonni e li affascinerebbe con la calma, la gentilezza e il sorriso che la caratterizzavano. Condivido con voi che l’avete seguita alcune parole che mi scrisse qualche mese fa, quando la malattia sembrava quasi sconfitta e ci eravamo regalate una serata di chiacchiere intime e una cena al ristorante vegano. Lei non ci avrebbe voluto tristi, ma coraggiosi. E positivi. Per questo abbiamo fatto i pacchetti da mettere sotto l’albero ieri e per questo sorridiamo in mezzo alle lacrime oggi. Ciao Francesca, grazie di tutto tesoro grande di zia.

“Ricorda sempre, la vita ha una sola cosa certa: la morte. Può arrivare in qualunque momento e in qualunque modo. Per questo motivo l’unica cosa che possiamo fare è andare a dormire con la consapevolezza di aver fatto il nostro meglio oggi. Tutto il resto è mutevole ed impermanente. Non esistono sogni impossibili, ma solo la mancanza di coraggio a spingerci oltre le nostre paure. Siamo tutti perfettamente dotati. Ognuno di noi è un universo di qualità, capacità ed è sorprendentemente perfetto. Possiamo smussare, trasformare parti di noi che non ci piacciono, ma dobbiamo ricordarci di dare valore ed usare spesso tutte le parti di noi che ci piacciono. Quando ci sono pensieri negativi rispetto ad una situazione, possiamo sceglierne uno che ci sembra irreale perché magari è positivo e decidere di dare ragione solo a quello. È un allenamento: la vita è un allenamento continuo. Siamo sempre noi a scegliere da che parte stare. Scegli di essere schifosamente felice.” (Francesca Voi)

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