BRINDISI – Niente da fare per la Regione Puglia, ed in adiuvandum per la Provincia di Brindisi: la Camera di Consiglio della Sezione Terza del Tar del Lazio, infatti, con ordinanza ha respinto la domanda cautelare dell’Ente regionale con la quale chiede l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della deliberazione di approvazione della graduatoria stilata da Enea che ha individuato in Frascati il sito idoneo per ospitare il progetto DTT sulla fusione nucleare; del documento Enea di proposta di deliberazione; della relazione conclusiva della commissione per la valutazione delle proposte pervenute e la formazione della seguente graduatoria; di tutti i verbali della commissione di valutazione; di ogni ulteriore atto connesso; la condanna al risarcimento dei danni mediante reintegrazione in forma specifica e contestuale nella convenzione o, in via subordinata, il risarcimento dei danni per equivalente derivanti dall’illegittima adozione degli atti impugnati.
I giudici amministrativi, stando ad un primo esame consentito nella fase cautelare (e fatto salvo il compiuto apprezzamento nella più idonea sede di merito), hanno considerato che il ricorso non si presentasse assistito da apprezzabili profili di fumus boni iuris (ovvero non presentasse sufficienti presupposti per l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione del provvedimento impugnato), avuto riguardo alle peculiarità della procedura con cui l’amministrazione sembra effettivamente avere inteso verificare l’eventuale esistenza di localizzazioni migliori rispetto a Frascati, e alle deduzioni della difesa erariale sulle attività valutative in concreto espletate.
Per tali ragioni i giudici hanno respinto la domanda cautelare della Regione Puglia, così come è stata respinta quella della Regione Abruzzo.
Andrea Pezzuto Redazione |