“E’ sconcertante che il ministro dell’ambiente Galletti e il senatore Pier Ferdinando Casini cerchino di influenzare l’esito di una gara da 500 milioni di euro per la realizzazione del progetto di ricerca internazionale sulla fusione nucleare, dando per scontato che la scelta ricadrà sul centro Enel del Brasimene, sull’Appennino bolognese”.

Lo afferma Mauro D’Attis (Forza Italia), capolista in Puglia nel collegio plurinominale della Camera dei Deputati.

“Casini e il Ministro – aggiunge D’Attis – si sono recati in quel centro a fare campagna elettorale ed hanno pressoché garantito che la scelta ricadrà su quel sito, ignorando che ci sono altre proposte altrettanto valide, a partire da quella della Puglia che, come è noto, ha candidato la Cittadella della ricerca di Brindisi. Le motivazioni addotte, in particolare, dal sen. Casini sono deliranti. Parla di facilità di accesso e di struttura già esistente. Come se gli altri proponenti si trovassero nel deserto.

Spiace anche constatare che il parlamentare bolognese ha dimenticato troppo in fretta di essere stato eletto, durante la sua lunga carriera politica, anche in Puglia e che, pertanto, gli elettori della nostra regione avrebbero meritato rispetto pure in questa circostanza.

Quanto alla proposta formulata dal centro Enea della Cittadella della ricerca di brindisi – conclude D’Attis – siamo convinti che la commissione esaminatrice saprà ignorare le velate minacce di Casini e la presenza ingombrante del ministro in uno dei siti in gara, per poi scegliere senza condizionamenti dove si dovranno investire 500 milioni di euro per questo progetto di ricerca”.

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