Gabriele Antonino (PRI): “Istituire una Commissione speciale di controllo e garanzia”

Gabriele Antonino

In base alla normativa vigente negli Enti locali il Consiglio Comunale è l’organo di indirizzo e controllo su tutte le materie di maggiore rilevanza per i cittadini.

Il problema che si pone è quello di garantire che questo controllo possa essere efficacemente esercitato, atteso che oramai tutti gli atti di gestione sono rimessi alla burocrazia comunale, che opera con propri atti, quasi mai notificati ai Consiglieri Comunali.

La difficoltà di esercitare questo controllo si pone in misura ancor maggiore per i Consiglieri di opposizione che, spesso, vengono a conoscenza di alcune scelte gestionali solo attraverso gli Organi di stampa.

Le stesse norme contenute nello Statuto e nel Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, pur tutelando la funzione ispettiva in capo ai Singoli Consiglieri Comunali, quasi mai disciplinano le prerogative ed i poteri delle opposizioni in un quadro, peraltro, reso ancor più problematico dalla frammentazione partitica cui abbiamo assistito negli ultimi anni, che spesso ha dato vita a più opposizioni, come tali prive di una strategia comune e di regole di comportamento omogenee.

Il caso di Brindisi è, da questo punto di vista, emblematico.

Non vi è chi non veda, infatti, che nel Consiglio Comunale oramai operano tre distinte opposizioni: quella dello schieramento del centrodestra; quella del Movimento 5 Stelle e quella rappresentata dal gruppo del PRI.

Si tratta, allora, di individuare organismi idonei che possano garantire l’esercizio del potere di indirizzo controllo sull’attività amministrativa in senso lato, salvaguardando le prerogative di tutte le opposizioni.

In quest’ottica, sulla scorta di quanto già fatto in altri comuni e mutuandone le regole di funzionamento, come gruppo del PRI abbiamo proposto con una apposita mozione l’insediamento di una Commissione speciale di vigilanza e di controllo in cui siano rappresentati tutti i gruppi consiliari ma la cui presidenza sia attribuita ai gruppi di opposizione.

In coerenza con quanto proposto con altra mozione nel Regolamento di funzionamento  si prevede che la partecipazione alla Commissione sia gratuita e non comporti oneri a carico del bilancio comunale.

Compito della Commissione sarà, tra l’altro,  quello di verificare la corretta applicazione dei principi di trasparenza sulla attività amministrativa; di svolgere una attività di vigilanza sulle aziende partecipate dal Comune e di verificare lo stato di attuazione delle convenzioni e degli accordi programmatici firmati dalla Amministrazione Comunale.

 

Gabriele ANTONINO

(Capogruppo PRI)

 MOZIONE AI SENSI DELL’ARTICOLO 65 DEL REGOLAMENTO  DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: “ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE DI CONTROLLO E GARANZIA – APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO”

          RELAZIONE

Al centro del dibattito sul funzionamento degli assetti istituzionali, ai diversi livelli istituzionali, vi è sempre stato il tema delle garanzie da assicurare e delle prerogative da assegnare alle formazioni di opposizione.

Non vi è chi non si renda conto, infatti, della rilevanza di una corretta configurazione del rapporto tra coloro che esercitano il ruolo di governo ed espressioni della opposizione per una buona funzionalità delle istituzioni democratiche poiché solo un continuo e costruttivo confronto fra gruppi al potere e gruppi che ne sono esclusi è in grado di contribuire ad assicurare quell’equilibrio istituzionale unica premessa per il pacifico andamento del “conflitto” politico.

Non a caso nelle stesse Commissioni di volta in volta insediate con il compito di ipotizzare le necessarie riforme costituzionali è stato sempre posto il problema di come garantire i diritti delle opposizioni il più delle volte facendo rinvio a modifiche da adottare nei Regolamenti delle Camere e sino ad arrivare ad ipotizzare la riserva per le opposizioni delle presidenze delle Commissioni aventi funzioni di controllo e garanzia.

Il tema della disciplina delle funzioni e dei poteri delle opposizioni nelle assemblee rappresentative è, quindi, di grande attualità.

Nelle assemblee elettive locali la necessità di garantire adeguati strumenti di informazione sulla gestione della cosa pubblica è stata resa ancor più urgente da una serie di novità normative che hanno reso obiettivamente più difficile l’esercizio del potere di controllo. Da un lato, infatti, la cosiddetta riforma BASSANINI (Legge 15 marzo 1997, n. 599), nell’attribuire sostanzialmente alla struttura burocratica ogni competenza in materia di gestione, ha, di fatto, affievolito il potere di controllo delle opposizioni rafforzando, invece, quello di coloro che esercitano le funzioni di governo atteso che ha, sostanzialmente, aumentato il grado di politicizzazione della burocrazia comunale, in modo speciale di quella di qualifica dirigenziale, visto che gli incarichi dirigenziali sono revocabili a discrezione degli organi di governo politici. Dall’altro, la soppressione dei Comitati Regionali di Controllo, aboliti per effetto della emanazione della Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3, ha eliminato ogni forma di controllo esterno sugli atti di maggior rilevanza adottati dalla Giunta Comunale.

Le stesse norme contenute negli Statuti e nei Regolamenti di funzionamento del Consiglio Comunale, pur tutelando la funzione ispettiva in capo ai singoli Consiglieri Comunali, quasi mai disciplinano le prerogative ed i poteri della opposizione in un quadro, peraltro, reso ancor più problematico dalla frammentazione partitica cui abbiamo assistito negli ultimi anni, che ha spesso dato vita a più opposizioni come tali prive di una strategia comune e di regole di comportamento omogenee.

Si tratta, allora, di individuare organismi idonei che possano garantire l’esercizio del potere di indirizzo e controllo sulla attività amministrativa in senso lato, salvaguardando le prerogative delle opposizioni.

Si propone, pertanto, la istituzione della Commissione speciale di controllo e garanzia e la adozione del relativo Regolamento di funzionamento.

                                                            IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Udita la relazione del promotore della Mozione;

Visto il parere di regolarità tecnica resa dal Dirigente del Settore Gabinetto;

Visto il Decreto Legislativo 267/2002

 

                                                                  DELIBERA

 

APPROVARE la relazione in narrativa che del presente atto forma parte integrante e sostanziale;

ISTITUIRE la Commissione speciale di controllo e garanzia;

APPROVARE l’allegato Regolamento di funzionamento.

 

 

 

1 COMMENTO

  1. Il giovane consigliere comunale del PRI , Gabriele Antonino, conosce molto bene, ne sono certo, chi siano i gestori del Comune di Brindisi e cioè l’Organo di programmazione e quello di esecuzione degli indirizzi del primo. Ho più volte rappresentato quanto la mancanza di sintonia fra i due organi si riverbera di estremo danno per la comunità ed ho altresì evidenziato, talvolta, le eventuali mancate azioni di responsabilità politico-amministrativa, ma senza risultati di rilievo. E’ evidente che la non perfetta intesa fra i due organi mal si concilia, anzi urta terribilmente contro il pensamento della dirigenza dell’Ente, rappresentata da quello che io chiamo Ufficio del pensatoio per le indiscusse capacità dei rappresentanti e che non ha voluto recepire la soppressione del costoso Nucleo di Valutazione. Non mi è possibile argomentare in questa sede le ragioni che ritengo valide per esprimere dissenso alla proposta che in estrema sintesi considero: non in linea con la vigente normativa, con il regolamento di contabilità e con l’ordinamento ed organizzazione degli Uffici e contrasta con gli organi interni all’Ente e con quelli giuridicamente preposti al controllo della vigilanza e garanzia dell’apparato burocratico municipale.
    Brindisi10/10/2018 Franco Leoci

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