Gara rifiuti: ricorso «Ciclat» respinto dal Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla società Ciclat Trasporti Ambiente Scarl contro il Comune di Brindisi riguardo al servizio di igiene urbana. La società aveva impugnato la sentenza del Tar di Lecce che aveva respinto la richiesta di annullamento degli atti della procedura di gara per la gestione dei rifiuti solidi urbani e altri servizi per la tutela dell’ambiente. Il servizio è stato affidato alla società Teorema con sede ad Acquaviva delle Fonti per un periodo di 24 mesi, con possibilità di proroga di 12 mesi, in attesa della gara di 10 anni per i Comuni dell’Aro Br/2, che include Brindisi, Mesagne, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, San Donaci e Torchiarolo, gestita dall’Agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti.

Il Consiglio di Stato, dopo la valutazione del caso, ha respinto entrambi i motivi di appello presentati dalla società Ciclat Trasporti Ambiente Scarl. Il primo motivo riguardava la presunta eccessiva esiguità del termine per presentare l’offerta, ma i giudici hanno ritenuto che ci fossero sufficienti operatori che avevano presentato un’offerta nel termine assegnato. Il secondo motivo riguardava la presunta impossibilità di presentare un’offerta remunerativa, ma i giudici hanno stabilito che le argomentazioni e le consulenze tecniche fornite dalla società non erano supportate da dati di mercato specifici.

Il Consiglio di Stato ha inoltre condannato la società Ciclat Trasporti Ambiente Scarl al pagamento delle spese legali del Comune di Brindisi, stabilite in 10.000 euro. In conclusione, è stata confermata la legittimità dell’operato del Comune rappresentato dall’avvocato Gaetano Zurlo. Il gruppo di lavoro comunale, guidato dall’avvocato Mario Marino Guadalupi, è stato recentemente inserito tra le best practice del Ministero dell’Ambiente-Creiamo Pa per l’attuazione del Green Public Procurement delle Pubbliche Amministrazioni.

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