“ARPA Puglia ha riferito che sono state svolte regolarmente, nel rispetto delle autorizzazioni ambientali, le opere per la realizzazione dell’interconnessione TAP in località Tuturano; resta solo da esaminare l’integrazione allo studio idraulico presentato da Snam ad ARPA per accertare definitivamente il recupero del livello piezometrico atteso. Ma per il Sindaco di Brindisi l’obiettivo rimane rifiutare le opere Snam, e non si sa perché, attraverso continue richieste pretestuose di rilancio, non fondate però su questioni tecniche ma su suggestioni politiche. Aggiornamento della commissione al 22 luglio”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l’audizione odierna con ARPA e Snam sui lavori di realizzazione della pipeline d’interconnessione alla rete Snam del gasdotto TAP.
“Non riesco ancora a capire l’accanimento del Sindaco di Brindisi contro le povere persone che abitano le contrade di Brindisi. Sembra proprio un sentimento di aristocratica alterigia nei confronti di chi se la passa peggio, una forma evidente di narcisismo etico come lo definì il compianto Franco Cassano.
Nell’ultima riunione della Commissione il Sindaco di Brindisi aveva posto il problema dell’eventuale danno ambientale alla falda come elemento d’ostacolo all’accettazione delle opere di urbanizzazione offerte da Snam. A seguito degli studi presentati da Snam e verificati da ARPA, si è appurato che le attività sono state svolte nel rispetto di tutte le autorizzazioni amministrative-ambientali e che resta solo da svolgere un approfondimento sull’avvenuto recupero del livello piezometrico che si attende.
Sembrava che tutto potesse dunque incanalarsi verso l’avvio di un dialogo tra Comune di Brindisi e Snam, ma il Sindaco ha rilanciato ponendo un nuovo problema, cioè la pericolosità idraulica di alcune porzioni del quartiere Torre Rossa quale impedimento alla realizzazione delle opere di urbanizzazione. È questo un problema già regolato ampiamente dalle norme tecniche di attuazione del Piano di assetto idrogeologico, per cui porlo come elemento d’interferenza rispetto alla realizzazione delle opere mi pare privo di congruità tecnica.
Probabilmente pensando che anche il problema del rischio idraulico sia superabile, il Sindaco di Brindisi ha già predisposto il nuovo ostacolo, e questa volta in modo surrettizio, rimettendo a Snam la presentazione di un progetto che il Comune di riserverà di valutare secondo i procedimenti ordinari. In altre parole, il Sindaco gioca con le parole e i concetti cercando di far credere che le opere di urbanizzazione non sono un atto di responsabilità della Snam nei confronti del territorio ma un piacere del Comune alla stessa società. Insomma, una clamorosa inversione di prospettiva degna del peggiore camuffamento della realtà dei fatti.
Andrò comunque avanti e sino in fondo per raggiungere l’obiettivo, smascherando le mille finzioni che vengono prodotte sull’argomento, perché tra i primi destinatari della mia attività di amministratore pubblico ci sono le persone e in particolare le più povere e in difficoltà”.