BRINDISI – L’appuntamento è per il 24 novembre, alle ore 18:00, presso la sede provinciale del PD in via Osanna.
Riceviamo e pubblichiamo nota ufficiale dei Giovani Democratici di Brindisi, riguardante l’approfondimento dei temi relativi al prossimo referendum del 4 dicembre.
“In queste settimane – si legge nella nota – abbiamo spesso sentito parlare di Bicameralismo perfetto, CNEL, Titolo V, Combinato disposto, ma sappiamo davvero cosa sono e che influenza hanno sulla nostra vita? Saremo in grado, Domenica 04 Dicembre, di esprimere un voto consapevole? Noi Giovani Democratici della Federazione Provinciale di Brindisi abbiamo scelto di approfondire questi temi, mettendo allo stesso tavolo due tecnici, due Professori Universitari aventi idee completamente opposte sul progetto di Riforma Costituzionale attualmente in discussione. Seguendo lo slogan che ci siamo imposti #politicaècultura, sinonimo di una politica scevra da posizionamenti e giochi di potere, ma fatta con informazione, studio e consapevolezza, vogliamo infatti capire in maniera più profonda come le modifiche proposte possano cambiare la forma delle Istituzioni, con quali vantaggi e con quali rischi. Per questo, per condividere con noi questo momento di formazione/informazione vi aspettiamo Giovedì 24 Novembre alle ore 18.00 presso la sede Provinciale del Partito Democratico, in Via Osanna 61. Ci aiuteranno ad approfondire i temi i professori Piermassimo Chirulli, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università del Salento, ed il Professor Alessandro Torre, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Bari. I Saluti iniziali saranno affidati ad Antonio Melcore, Segretario Cittadino dei GD Brindisi, l’introduzione invece sarà a cura del Segretario Provinciale Antonio Suma. Modererà l’incontro la Giovane Democratica, responsabile provinciale all’Università, Nicoletta Pannofino. Il voto del 04 Dicembre sarà molto importante, nel bene o nel male segnerà il futuro della nostra nazione per un arco temporale abbastanza lungo, votiamo per bene”.
