“Giallo e Nero di Puglia”, sipario sul mistero

È stata presentata questa mattina nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi, la seconda edizione di “Giallo e Nero di Puglia”, festival letterario organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di Brindisi. L’incontro, moderato dalla coordinatrice Regina Cesta, ha visto la partecipazione del sindaco di BrindisiGiuseppe Marchionna, e della scrittrice Barbara Perna nella sua doppia veste di direttrice artistica e di presidente della giuria di qualità. “Giallo e Nero di Puglia” torna quest’anno con il suo crocevia di autori e opere dedicato alla letteratura di genere noirthriller e mystery, un punto di incontro esclusivo per scrittori e appassionati giallisti. Il festival ha così l’obiettivo di accendere la “passione gialla” rivolgendosi a un pubblico diversificato e promuovendo uno dei generi più popolari della lettura contemporanea. Durante la conferenza sono stati illustrati i dettagli del concorso, che quest’anno ruota attorno al coinvolgimento attivo delle case editrici che proporranno i nomi degli autori concorrenti per la categoria “opere edite”. Il titolo di vincitore sarà assegnato nella finale in programma l’ultimo sabato di novembre 2024. La prima edizione, riservata ai lavori inediti, ha visto una straordinaria partecipazione di autori esordienti e si è conclusa con la vittoria di Ilaria Ferramosca con “Nel passato di Magritte”, romanzo che sarà pubblicato da Giunti Editore nel prossimo autunno.

Lo scorso anno, la Fondazione ha candidato il concorso all’avviso pubblico per la ricognizione di festival e premi letterari nell’ambito del “Puglia Book Festival Network”, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese, bando che ha collocato “Giallo e Nero di Puglia” tra le iniziative di maggior rilievo del territorio regionale. Un obiettivo che consolida la reputazione del concorso e amplifica anche la sua visibilità e il suo impatto culturale.

«Il nostro festival – ha spiegato il sindaco, Giuseppe Marchionna – è concepito come un evento di lungo termine, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento significativo nel panorama letterario italiano, e di contribuire alla cultura letteraria della nostra regione e oltre. L’idea è nata dalla considerazione della Puglia come uno scenario ideale per eventi di questo genere, una regione ricca di storia e cultura, ma fino ad ora carente di un festival dedicato espressamente al mondo del noir. Nonostante le sfide iniziali e l’assenza di precedenti specifici in questo ambito, abbiamo ritenuto che era il momento di agire. Grazie al sostegno incondizionato di amici e collaboratori, tra la figura di Barbara Perna, oggi possiamo dare continuità a questa iniziativa. Il festival è un viaggio culturale che speriamo porti a un rinnovato interesse per il noir italiano, coinvolgendo autori di fama e nuove voci in un dialogo creativo e stimolante».

Barbara Perna ha sottolineato come “Giallo e Nero di Puglia” sia un banco prezioso per gli autori che possono arricchire il loro lavoro e la loro comprensione del genere. Questo tipo di interazione è fondamentale per incentivare una passione continua per la lettura e la scrittura all’interno delle categorie narrative. «Il Sud ha un bisogno disperato di iniziative culturali – ha sottolineato l’autrice partenopea -, e questo festival si inserisce come una novità di qualità nel nostro paesaggio. La visione è quella di offrire un evento esclusivo e di creare una rete di sinergie culturali attraverso il Sud, facendo leva sulle peculiarità e le capacità uniche di quest’area. Ciò che il sindaco ha sempre sostenuto, cioè che il Sud può e deve giocare un ruolo preponderante nel dialogo culturale del Paese, trova piena realizzazione in “Giallo e Nero di Puglia”. Sono entusiasta dell’iniziativa che, sono sicura, servirà come catalizzatore per l’interesse verso la letteratura in generale. Il festival è un invito aperto a scoprire e riscoprire il piacere della lettura, un’attività che nutre l’anima e arricchisce la mente. Con ogni libro che apriamo e ogni storia che raccontiamo, si rafforza quella connessione vitale tra scrittore e lettore che è essenziale per la sopravvivenza e la vitalità del nostro settore».

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