BRINDISI – Sei ore di guerra e di grande tensione nel corso di un vertice presso la Task Force regionale, ma alla fine l’hanno spuntata sindacati e lavoratori. E sulla GSE, quando ormai tutto sembrava essere finito nel peggiore dei modi, è stato invece trovato l’accordo.
Il Gruppo DCM (Distressed Company Management Srl) – che aveva rilevato all’asta l’azienda nel mese di dicembre per 3,6 milioni di euro (le prime due aste erano andate a vuoto, ndr) – dopo aver fatto saltare l’accordo, ha cambiato idea ed ha deciso, al contrario, di andare incontro alle loro istanze.
C’è voluta, però, una riunione-fiume a Bari – nel corso della quale non sono mancate tensioni – per siglare un accordo che potrebbe scongiurare il rischio licenziamento per 225 lavoratori. La DCM ha, infatti, modificato la sua proposta iniziale che era stata rigettata in toto dai rappresentanti sindacali.
Questi termini dell’intesa siglata:
– 225 assunzioni conservando livelli e anzianità
– tutti e 225 dipendenti sia quelli in cassa o a lavoro avranno una scrittura ( già verbalizzata) di assunzione in Dar e se DEMA s.p.a.
– priorità di inserimento per donne e disabili
– anticipo di salario di CIGS da parte di Dar/DEMA fino ad erogazione Ministeriale
– Numero di diretti in Dar da 72 proposti a 94
– corsi di formazioni specializzati sui programmi delle lavorazioni in GSE
– Sui programmi ad oggi presenti in Gse potrà lavorare come vincolo solo ed esclusivamente personale ex Gse (225)
– ogni primo lunedì del mese rapporto carichi lavori con la R.S.U. per l’inserimento immediato di altro personale ex GSE
– condivisione programmi di formazione.
Il prossimo passo è la firma del rogito che avverrà il 23 gennaio prossimo, mentre già oggi si riunirà l’assemblea dei lavoratori della GSE per esprimersi sull’accordo sindacale.
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