Happy Casa Brindisi, la verità in 120 minuti – di Dario Recchia

A due giornate dalla fine della stagione regolare del campionato di Lega A di basket la situazione per le prime posizioni della testa della classifica è ancora incerta. Alcune squadre, tra cui Brindisi e Sassari, hanno delle partite da recuperare e questa situazione rende il tutto ancora più difficile da interpretare. Ma vediamo qual è la situazione della Happy Casa Brindisi e cosa può ancora accadere.
La classifica vede la AIX Armani Milano in testa a 40 punti con 26 partite disputate con la Happy Casa Brindisi che la segue a sole due lunghezze di distacco ma con una partita in meno rispetto ai lombardi. Al terzo posto la Virtus Segafredo Bologna con 36 punti (e con 26 partite disputate) seguita a 34 punti dalla Umana Reyer Venezia sempre con 26 partite già disputate. A quota 30 chiude il Banco di Sardegna Sassari che però ha disputato solo 24 match e dovrà quindi disputare altre 4 gare per chiudere la regular season.
La Happy Casa Brindisi ha il destino nelle sua mani dal momento che può arrivare alla fine del campionato in una posizione che va dal primo al quinto posto. Con una vittoria nelle prossime tre gare avrà già il secondo posto garantito dal momento che ha il vantaggio negli scontri diretti con Milano e Bologna mentre se dovesse portare a casa tutti e tre i match ancora da giocare sarebbe sicura prima in classifica indipendentemente dall’esito dei risultati delle altre squadre.
Ma vediamo le sfide che Harrison e compagni dovranno sostenere. Domenica 25 aprile trasferta insidiosa contro la Dolomiti Energia Trentino che, con 22 punti in classifica, cerca la tranquillità di un posto nei play off scudetto ed attenderà Brindisi con la consapevolezza di giocarsi molte carte per continuare nell’èlite dei migliori. Mercoledi 28 (ore 18 Palapentassuglia) Brindisi ospiterà i sardi della Dinamo Sassari che con 4 gare ancora all’attivo (domani recupero contro Trento) hanno tanto da dire nella corsa al miglior piazzamento possibile nella post season. Inoltre la squadra del presidente Sardara vorrà provare a riscattare la sconfitta subita all’andata in terra sarda. Per chiudere la stagione regolare la Happy Casa Brindisi giocherà l’ultima partita di campionato in casa (2 maggio ore 20.30) contro la Opnejobmetis Varese di coach Massimo Bulleri che è in un buon momento ma che, ad oggi, non ha ancora la matematica certezza della salvezza in tasca.
Milano, con due partite da disputare contro Pesaro e Cremona potrebbe avere la testa ai play off di Eurolega che iniziano questa sera contro il Bayer Monaco di coach Trincheri (in bocca al lupo a Messina ed ai suoi giocatori) mentre per la Virtus Bologna mente sgombra e concentrazione alta dopo la sconfitta di semifinale di EuroCup (che non le ha consentito l’accesso alla Eurolega del prossimo anno) contro l’Unics Kazan dell’ex ed indimenticato John Brown. Infine la solita Venezia che dopo una stagione tra alti e bassi a causa anche delle tante disavventure di carattere sanitario è sempre lì sorniona e pronta a lottare come ogni anno per arrivare quanto più in fondo possibile.
Tutti vorranno provare ad arrivare dalla parte del tabellone dove non ci sarà Milano perché con la lunghezza e la qualità del roster dei meneghini sarà davvero dura competere. Ma troppe volte quest’anno il campionato ha dato responsi diversi da quello che la logica vorrebbe e vedere proprio la Happy Casa Brindisi voleggiare così in alto è la prova provata di quanto sia bello e divertente questo torneo.
Per i brindisini il vero problema ad oggi sarà quello di recuperare bene ed in fretta gli assenti per covid. Il comunicato societario di oggi da speranza che sin dal prossimo confronto di domenica a Trento qualcuno degli assenti delle scorse gare sarà recuperato ma la situazione non è ancora del tutto normale.
Per coach Vitucci sarà fondamentale avere tutti i giocatori disponibili ed in condizioni fisiche buone per giocarsi al meglio le partite dei play off scudetto. Se lo meritano per quanto fatto sino ad ora in una stagione dove infortuni e covid non hanno regalato nulla ma nella quale questa squadra ha dimostrato di avere un cuore ed un carattere che le ha permesso di andare sempre oltre.
Ma che in una serie di play off dove si gioca ogni 72 ore non potrebbe più bastare.

Dario Recchia

Foto di Vincenzo Tasco

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