Happy Casa, parla Tullio Marino: “Sponsor in aumento. I tifosi devono fare la loro parte”

BRINDISI – In casa New Basket, dopo la battuta d’arresto accusata sul parquet amico, il barometro segna comunque tempo sereno: la consapevolezza del valore degli avversari e l’ipotesi che l’emozione abbia potuto giocare un brutto scherzo ai giovani atleti del roster brindisino, consegnano la giusta tranquillità d’analisi allo staff ed alla società, consapevoli entrambi che l’annata sarà lunga e che l’obiettivo della salvezza è comunque alla portata del gruppo messo assieme da Giuliani e Dell’Agnello.

La pensa così anche il Direttore Sportivo della Happy Casa Brindisi, Tullio Marino: “Siamo tranquilli perché conoscevamo il valore degli avversari: certo, una Torino così forte e così completa non me l’aspettavo sinceramente, anche se avendo avuto la fortuna di lavorare con coach Banchi, conosco come lavora e quello che riesce a trasmettere ai suoi ragazzi. Dopo aver visto dal vivo Torino, mi aspetto che facciano davvero un grande campionato.

Riguardo la nostra prestazione, invece, sono dell’idea che i ragazzi abbiano pagato la tensione e l’emozione della prima partita. D’altronde, durante tutto il precampionato non abbiamo mai difeso così male come nei primi due quarti contro Torino”.

E’ vero pure che nella pre-season avete incontrato perlopiù squadre di Serie A2…

“Si, ma nelle gare disputate contro Avellino, ad esempio, non abbiamo mai difeso così male e non abbiamo mai preso così tanti punti come nel primo tempo della partita di domenica”.

Eppure la squadra nei primi minuti non era dispiaciuta…

“Vero. Penso che gli errori commessi nel corso della partita abbiano scoraggiato i ragazzi più del dovuto. Se solo fossimo riusciti a rimanere più attaccati alla partita, penso che saremmo riusciti a mettere Torino in maggiore difficoltà. Nonostante ciò, quando abbiamo iniziato a difendere forte siamo riusciti a produrre un grande recupero, arrivando ad avere con Giuri la possibilità di impattare: certo, rivedendo a freddo quell’azione è evidente la forzatura di Marco, ma è comprensibile perché era in trance; preferisco comunque avere in squadra giocatori con i suoi attributi”.

Siete un po’ delusi, invece, per la risposta del pubblico?

“Sinceramente sì. La campagna abbonamenti è ancora aperta, ma al momento siamo sui 2.300-2.400 abbonamenti venduti: come ha detto giustamente e provocatoriamente mio padre, se la dimensione in A1 di Brindisi sono 2.500 abbonati, allora è inutile spendersi per un palazzetto nuovo, andiamo a fare la Serie A2 dove i limiti richiesti sono quelli. Ovviamente questa non è la nostra volontà, però in un momento dove tutti stanno facendo sforzi, è giusto che anche i tifosi facciano la loro parte”.

Ha fatto specie soprattutto vedere qualche buco nel cuore della curva dei fedelissimi…

“Sinceramente non riesco a spiegarmi perché tutto il lato riservato ad un club abbia rinnovato, mentre sull’altro lato riservato ad un altro club abbiamo 30 abbonamenti in meno”.

Note positive vengono invece sul fronte sponsor…

“Tra un paio di settimane avremo un quadro più definito, perché ci sono ancora alcune situazioni in itinere. E’ comunque evidente che si sta registrando un forte aumento rispetto alle sponsorizzazioni extra-Enel”.

Nel corso di una conferenza stampa risalente ad alcune settimane fa, Marinò affermò che prima di novembre non si sarebbero avute novità sul title sponsor. E’ stata davvero una trattativa lampo quella con Happy Casa?

“In quel periodo, i contatti con Happy Casa non c’erano ancora: avevamo in piedi un paio di trattative, che in realtà sono ancora aperte, seppure hanno ovviamente subito un ridimensionamento. Quella con Happy Casa è stata una trattativa durata 20 giorni: mio padre, essendo di Martina Franca, aveva il contatto diretto, io stesso sono andato in azienda un paio di volte, parlando con loro di tutto, fino a che il mercoledì mattina non si è sbloccata definitivamente la trattativa. Ci tengo però a sottolineare che tutto ciò è il frutto del lavoro di tutti coloro i quali in questi mesi hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo”.

Se Happy Casa è divenuta il nuovo title sponsor, vuol dire che darà un contributo maggiore rispetto ad Enel?

“Non voglio rispondere su questo perché non vogliamo parlare di cifre. Dico soltanto che i progetti futuri di partnership con Happy Casa sono entusiasmanti e mi auguro che il rapporto possa continuare per tanti anni ancora”.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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