I  flussi elettorali delle amministrative francavillesi – di Angelo Camassa

Va sempre ricordato il principio secondo cui in natura nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Anche in politica questo principio ha la sua validità. I voti (elettori) non si creano, ne si distruggono ma o restano oppure migrano verso altre opzioni politiche.

Se applichiamo questo principio alle ultime elezioni amministrative di domenica 14 e lunedì 15 maggio scorso possiamo comprendere cos’è accaduto. Ovviamente si deve partire dall’elezione 2018 per avere paramenti di confronto. Parametri che non possono che essere i numeri, che identificano elettori quindi Persone in carne ed ossa.

Nello schema riportato (vedi immagine allegata) si evidenziano 3 principali aspetti su cui porre l’attenzione.

1. Il PD (Partito Democratico) francavillese e con esso il suo massimo rappresentante istituzionale cittadino ovvero Bruno, ha ottenuto uno straordinario risultato di 3995 voti. Questo dato di fatto è il risultato della capacità di mantenere un consenso di area che nel 2018 era suddiviso su 3 liste. Va tenuto anche conto che nel PD, questa volta si è aggiunta una piccola ma considerevole parte che nel 2018 era in Francavilla Popolare che non ha partecipato formalmente a questa competizione.

2. A FI (Forza Italia), per la quale Francavilla è stata roccaforte per diversi anni, non è riuscita di mantenere il consenso di area che aveva nel 2018 a cui si sarebbe dovuto “sommare” anche il consenso di Progetto x l’Italia (presente elettoralmente nel 2018) che di fatto è confluita in FI. É evidente che questo consenso mancante, si sia trasformato (meglio è migrato) verso l’astensionismo e con molta probabilità verso il candidato Sindaco Denuzzo che ha conseguimento quasi 400 voti in più rispetto alla sommatoria dei voti delle liste (quindi dei candidati) che lo hanno sostenuto. Va anche detto che la lista “E’ Civica” (la lista del Sindaco Denuzzo) ha avuto al suo interno candidati che nel 2018 erano in FI.

3. L’operazione “La città di tutti” paradossalmente pur sconfitta sonoramente è l’area politica che nel panorama politico è cresciuta più di tutti, ha praticamente raddoppiato il consenso considerando che si partiva con la lista Libera che nel 2018 si presento a sostengo di Denuzzo.

Se questi, e questi sono i dati quali considerazioni si possono trarre?

1. Certamene con un PD forte, con un Sindaco rieletto già al primo turno il CSX francavillese è vivo, vegeto e a gonfie vele. Ora si deve passare alla fase di gestione amministrativa vera e propria con tutte le difficoltà che la gestione della cosa pubblica comporta. Adesso viene davvero la parte difficile, trasformare le aspettative in realtà. Realtà condivisa soprattutto al suo interno e non mostri elementi di inefficacia ed inefficienza in cui si possono insidiarsi le Opposizioni consigliari e politiche minando la credibilità e la prospettiva, quindi il consenso.

2. Certamente il CDX è la parte politica sconfitta in questa tornata elettorale. I ritardi e gli strascichi che ci sono stati nella fase di individuazione del candidato Sindaco si sono visti tutti ed hanno avuto un notevole peso. Ora devono fare opposizione e nel contempo recuperare lo spazio politico e il consenso soprattutto quello perduto. Un quinquennio a disposizione, credo sia un tempo ampiamente sufficiente per costruire una valida alternativa per il 2023.

3. La città di tutti è tra gli sconfitti di questa competizione elettorale ma con i sui 2 componenti in Consiglio Comunale la potrebbe proiettare a raccogliere anche in una logica di prospettiva politica futura, un possibile dissenso proveniente dal contesto politico più affine che è quello del CSX francavillese. Oppure, alla lunga, rafforzare ulteriormente CSX francavillese.

In conclusione a Francavilla possiamo dire con moderato ottimismo, che è tornata alla politica fatta dalla capacità di interlocuzione istituzionale dei grandi Partiti nazionali accompagnata dall’attivismo civico locale. Dunque ci sono buone premesse affinché il prossimo quinquennio sia foriero di grandi prospettive e di solide e qualificate realtà.

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