BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota dei “Giovani con Ciullo”.
Il neonato movimento Giovani con Ciullo, rappresentato dai giovani candidati consiglieri comunali del Candidato Sindaco Massimo Ciullo, Adriano Dagnello e Andrea Mecca di Noi Con L’Italia , ed Alessandro Tateo e Noemi Chianura della Lega intervengono con l’allegato comunicato stampa sul movimento “Ora tocca a noi”.
Il clima delle prossime elezioni amministrative per la città di Brindisi, sembra seguire quello atmosferico e farsi rovente. Per la prima volta, il terreno di confronto sposta il suo asse verso i gruppi giovanili. Dopo le affermazioni forti sostenute da “Ora a tocca a noi”, movimento formatosi sulla base di un manifesto firmato da circa 150 fra ragazzi e ragazze che si dichiaravano interessati a restare a lavorare nella propria città di origine, la parola passa al gruppo di giovani che hanno scelto di competere a favore del candidato sindaco di centro-destra Massimo Ciullo. I rappresentanti di questo gruppo trasversale ai partiti che sostengono lo stesso Ciullo, rappresentato in particolare da Adriano Dagnello e Andrea Mecca di Noi Con L’Italia, ed Alessandro Tateo e Noemi Chianura della Lega, replica in maniera decisa alle modalità operative di “Ora tocca a noi”.
Adriano Dagnello: “Questo movimento(Ora Tocca a noi, n.d.r.) si è formato ed è stato gestito in maniera ambigua, tipica dello schieramento politico di Riccardo Rossi, capace di passare da oppositore a primo sostenitore di Emiliano come se nulla fosse. Allo stesso modo, questi ragazzi hanno fatto firmare ad altri coetanei un manifesto dove affermavano di voler rimanere a lavorare a Brindisi. Da notare però che molti dei firmatari non sono domiciliati qui da tempo, studiando o lavorando in altre città. Quindi, si sono dichiarati apolitici, per poi suggerire un’alleanza fra partito democratico e movimento cinque stelle, da sempre un’idea dello stesso Emiliano. Un altro dato interessante è come i promotori dell’iniziativa già fossero notoriamente vicini all’ambiente di Rossi. Sinceramente, non mi stupirei se fosse tutta una costruzione strumentalizzata a comporre un’altra lista a favore del candidato sindaco del partito democratico. Sia chiaro: non c’è nulla di male nel preferire un candidato piuttosto che un altro, la differenza sta nel fatto che noi giovani a sostegno di Massimo Ciullo, abbiamo espresso da subito la nostra intenzione, rinunciando ai facili proclami dell’anti-politica per attirare l’opinione pubblica.”
Andrea Mecca: “Dopo aver espresso personalmente l’apprezzamento per l’iniziativa dei 150 ragazzi dichiaratisi pronti a restare a lavorare nella nostra città, ho deciso di telefonare loro per chiedere un incontro. Uno dei rappresentanti mi ha risposto che non dialogavano con alcuna forza politica né associazioni del settore. Per questo mi è stata negata la possibilità di stabilire un ulteriore contatto. In seguito ho appreso che questi stessi ragazzi auspicavano un accordo fra il candidato sindaco di centro-sinistra ed il movimento cinque stelle. A questo punto, devo ritenere che abbiano cambiato repentinamente idea sulla politica, oppure, con maggiore probabilità, il loro sia stato esclusivamente un manifesto manovrato da Riccardo Rossi per garantirsi un’ulteriore lista a suo sostegno, il che potrebbe avere un senso se lo stesso non avesse strumentalizzato un gruppo di giovani e se gli stessi avessero dichiarato la loro reale intenzione sin dall’inizio.”
Sulla stessa linea, anche le considerazioni dei componenti del movimento giovanile della Lega, Tateo e
Chianura, che sottolineano come la volontà di voler restare a lavorare nella città di Brindisi, scelta che loro stessi hanno compiuto, rispettivamente da imprenditore agricolo e amministratrice d’azienda, debba partire dal presupposto di avere un’idea chiara del progetto di città, come risulta nel programma di Massimo Ciullo, e non esclusivamente dal manifestare un’intenzione senza approfondire le modalità per realizzarla.
Indipendentemente dalle divergenti opinioni, quello fra i gruppi giovanili resta un terreno di confronto inedito nel territorio, rappresentando un elemento di novità interessante in un contesto politico spesso dominato da personalità fin troppo mature, nella convinzione che spetti ad energie nuove il compito di tornare ad essere protagonisti nella propria città.