BRINDISI – L’Istituto Giorgi di Brindisi è una scuola molto attiva: i propri studenti vanno spesso in giro per l’Italia per partecipare a competizioni, quali per l’appunto i campionati di robotica, tenutisi a Foligno nei primi giorni di maggio. In quest’ultima occasione, però, è accaduto l’inponderabile: i tre studenti inviati dalla scuola brindisina, con il loro robot capace di riprodurre l’interno di edifici colpiti da calamità quali terremoti ed incendi, hanno sbaragliato la concorrenza e si sono aggiudicati la competizione nazionale, il che è valso un invito alle finali mondiali della RobotCup Jr, che si sono tenute dal 27 al 30 luglio. I ragazzi del Giorgi ed i professori che hanno seguito il progetto, però, non hanno avuto la possibilità di raggiungere la sede della competizione mondiale, ed ecco che la vittoria raggiunta in campo nazionale ha lasciato il posto alle polemiche per l’occasione persa dai ragazzi.
A tal proposito, oltre ad articoli di testate nazionali si è registrato anche l’intervento di Massimiliano Oggiano, docente presso l’Istituto Fermi di Brindisi, che sulla sua pagina Facebook ha scritto un post polemico – rivolto contro il “menefreghismo” dimostrato dal Miur nell’occasione – e carico di rammarico per non essere stato messo al corrente della problematica e per non aver potuto di conseguenza organizzare una colletta tra docenti e famiglie degli studenti, sì da reperire i 14.000 euro necessari per affrontare il viaggio.
Abbiamo così contattato la Preside dell’Istituto, Maria Luisa Sardelli, per conoscere il suo punto di vista sulla vicenda.
“Mi dispiace per il polverone che si è sollevato. In realtà la questione è la seguente: i nostri studenti partecipano a numerose competizioni nazionali, e quella in oggetto è una delle tante. La manifestazione si è svolta a Foligno nei primi giorni di maggio e non potevamo immaginare di vincere: ora, considerato che le finali in Giappone si sono tenute a fine luglio, immagini le difficoltà organizzative che abbiamo incontrato nel provare ad organizzare un viaggio così complesso in un lasso di tempo così breve; il tutto, dovendo stare attenti a garantire la massima sicurezza del viaggio”.
Molte polemiche sono nate a causa del mancato intervento del Miur.
“Noi sapevamo perfettamente che il Miur non avrebbe supportato i vincitori della manifestazione di Foligno: d’altronde, capisce bene che il Miur non può finanziare tutto. E le posso assicurare che anche i ragazzi conoscevano bene la situazione; per questo le posso dire che non c’è delusione in loro”.
Il docente Massimiliano Oggiano si è detto rammaricato per non aver appreso in tempo della notizia, così da poter organizzare una colletta.
“Guardi, la questione, come le dicevo, non si sarebbe risolta con il mero reperimento delle risorse: lo scoglio più difficile da superare era proprio l’organizzazione complessiva del viaggio in un lasso di tempo così ristretto.
Comunque, ci tengo a sottolineare che noi siamo una scuola che cura le eccellenze, che partecipa a molte manifestazione, e se in futuro dovesse ripresentarsi una circostanza simile, faremo di tutto per farci trovare pronti. In merito al robot progettato dai ragazzi e dai professori, comunque, posso anticiparle che si sta già lavorando per apportare al progetto quelle migliorìe che permetteranno al robot di essere proposto in giro per l’Italia. Di sicuro non resterà chiuso nel laboratorio”.
Andrea Pezzuto Redazione |