Valentina Perrone (25 Gennaio ore 18.30) e Mimma Leone (27 Gennaio ore 18.30) saranno infatti ospiti delle sale di Caffetteria, per chiudere il mese denominato dei Libri d’inverno.
Valentina Perrone presenterà il suo libro Memorie di Negroamaro, edito Esperidi 2017. Valentina Perrone vive tra Guagnano e Salice Salentino (Lecce). Laureata in Pedagogia dell’Infanzia e in Scienze Pedagogiche, titoli conseguiti entrambi con il massimo dei voti e la lode presso l’Università del Salento, ha collaborato per anni con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo leccese svolgendo studi e ricerche nell’ambito dei processi formativi partecipando alla stesura di testi specialistici. È giornalista pubblicista, scrive per Nuovo Quotidiano di Puglia e Affaritaliani.it, e da alcuni anni si occupa di uffici stampa e comunicazione. Nel 2015 ha ricevuto la Menzione Speciale al Premio Giornalistico Terre del Negroamaro, mentre nel 2016 ha conquistato il primo posto al Concorso Letterario Terre Neure. Sempre nel 2016 ha ricevuto un premio speciale dal Comune di Guagnano nell’ambito dell’ottava edizione del Premio Terre del Negroamaro, per aver contribuito alla divulgazione, su testate locali e nazionali, dell’immagine bella delle Terre del Negroamaro. Nell’agosto 2018 ha ricevuto a Torre dell’Orso (LE) il premio SalentoDonna per il suo importante impegno sul territorio in ambito culturale. Valentina adora i cani ed opera attivamente con associazioni a sostegno degli animali, nel 2014 e nel 2018 ha ricevuto due riconoscimenti per la sua opera giornalistica spesso compiuta in favore degli animali e delle associazioni impegnate nella loro tutela. Svolge inoltre attività di volontariato per la promozione e valorizzazione del territorio locale. Nel 2015 ha pubblicato il suo fortunato libro d’esordio, la raccolta di racconti dal titolo “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” (secondo classificato al Premio Città del Galateo 2018, terzo classificato al Premio Letterario Nazionale Il Tombolo 2016, finalista al Premio Letterario Internazionale Nabokov 2016, il racconto “Attese” primo classificato al Concorso Letterario Nazionale Versi tra due mari 2016), a cui ha fatto seguito, nel 2017, il romanzo “Memorie di Negroamaro” (primo classificato al Premio Letterario Internazionale Città del Galateo 2017, terzo classificato al Premio Presìdi del Libro Alessandro Leogrande 2018, terzo classificato al Premio Letterario nazionale Città di Taranto 2018, terzo classificato al Premio Letterario Internazionale Un libro nel Borgo 2018, menzione d’onore al Premio Letterario Nazionale Bari Città Aperta 2017), entrambi pubblicati per Edizioni Esperidi. Il suo libro “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” è stato inserito tra le letture consigliate della Rivista Icon del Gruppo Mondadori (Marzo 2018) ed è stato acquisito dalla Mumac Library, la seconda più grande biblioteca al mondo dedicata al caffè, situata nel Mumac, il Museo della Macchina per Caffè del Gruppo Cimbali a Binasco (MI). Grazie ai suoi libri, Valentina è oggi una delle autrici più apprezzate del panorama salentino. E’ spesso ospite di eventi culturali, a cui di frequente prende parte anche come relatrice, moderatrice o presentatrice. Diversi gli istituti scolastici, salentini e non, presso cui è stata protagonista, invitata da docenti e dirigenti per presentare i suoi libri, incontrare gli studenti e portare loro l’esperienza autentica della scrittura. Un suo racconto dal titolo “Partire e ritornare. Per abbracciarti ancora” è contenuto nel libro “Il viaggio della vita” (Esperidi 2018), il cui ricavato viene devoluto all’Associazione Alessia Pallara Onlus per la lotta contro la leucemia mieloide acuta.
MEMORIE DI NEGROAMARO (Ed. Esperidi, 2017)La giovane Alessandra si trasferisce a Milano per insegnare in un liceo. La sua nuova vita, accanto al compagno Paolo, viene interrotta da una telefonata: poche parole del tutto inattese la riportano nella sua terra, il Salento, per risvegliare, in una manciata di giorni, un passato da cui credeva di essere guarita e per il quale perderà, forse, pezzi del suo presente. La penna di Valentina Perrone si conferma ancora una volta profonda e significativa pur nello stile semplice che la caratterizza, narrando vite comuni segnate da destini per nulla banali. Linfa del suo inchiostro è sempre il coraggio, espresso lungo un viaggio che ripercorre a ritroso pagine che racchiudono memorie indissolubili. Tutto questo accade nel Salento, fatto grande dalla sua gente, dai suoi profumi, dai suoi frutti, da ogni frammento che lo rende punto fermo nel cuore di chi, in esso, vede le sue radici. Scrive Valentina: “Ci sono memorie che restano per sempre dentro noi stessi e che mai leveranno l’ancora per partire verso porti nuovi, perché il nostro è l’unico cuore dove vogliono rimanere, immensamente lontane dall’oblio e da ogni sua forma”.
Mimma Leone è laureata in filosofia. Ha seguito i corsi di regia, sceneggiatura e comunicazione presso la Scuola di Cinema diretta da Giuseppe Ferrara, a Brindisi. Ha conseguito il patentino di giornalista pubblicista lavorando per “Salento Informa”. Ha scritto una colonna sonora per la Omnia Production di Roma e diversi brani musicali con il cantautore Seba e con il dj producer Crazymind. Nel 2014 ha esordito con la raccolta di racconti brevi Il mare per le conchiglie, che ha ottenuto numerosi premi, tra i quali il “Marchio Microeditoria di Qualità 2015” e il Premio “Ecce Dominae”. Nel 2015 ha pubblicato L’angelo imperfetto, racconto lungo inserito nell’antologia Salento quante storie: 3.
Da gennaio 2018 è direttrice editoriale di “Rivista ea”, giornale di arte, filosofia, psicologia e letteratura, ed entra a far parte della redazione di “Paise miu”, testata giornalistica salentina.
La trama del libro.
La storia di Ginevra, affascinante antropologa, inizia da un balcone che si affaccia sulla laguna veneziana. La vita di Ginevra ruota attorno al lavoro e al rapporto mai risolto con Davide, l’ex compagno, mentre le lettere di Anna Palumbo, amica d’infanzia, rappresentano il filo indissolubile che la trattiene a un passato mai dimenticato, nel Salento assolato degli anni Settanta. Ma un giorno è proprio dal profondo Sud che irrompe la telefonata di Antonio, poliziotto e vecchia conoscenza di Ginevra: Anna è scomparsa nel nulla. Gli unici indizi sembrano partire dalla Baia del Diavolo, uno dei luoghi più misteriosi delle coste salentine. Le congiunzioni della distanza è la somma di più romanzi: un giallo, una storia di formazione, un memoir. Un viaggio verticale dentro gli snodi della mente umana, un’analisi spietata del rapporto che può legare due donne, un’immersione corale nelle lacune e nei vuoti che solo il tempo può generare.
A dialogare con le autrici sarà Francesca Romana Intiglietta, coordinatrice di Caffetteria Letteraria Nervegna.