Il boss mesagnese della Sacra Corona Unita Antonio Vitale si laurea in carcere

VITERBO – Questa è l’ultima immagine disponibile di Antonio Vitale, datata oltre vent’anni fa, al momento del suo ennesimo arresto per fatti di cronaca per i quali sta scontando il carcere duro, col 41 bis, a Viterbo. Oggi Antonio Vitale, mesagnese, ha 51 anni e da 19 anni non esce dalla sua cella se non per l’ora d’aria o per la visita, una al mese, coi suoi parenti. In questi lunghi anni di detenzione, pur partecipando a numerosi processi, non ha fatto alcun passo indietro sulla sua vita criminale, ma le sue deposizioni sono state utili per ricostruire i passaggi più violenti e sanguinosi della vita della Sacra Corona Unita nel Brindisino.

Vitale è di Mesagne ed è ritenuto uno dei padri fondatori della SCU. E’ in carcere da quando aveva 19 anni. Dietro le sbarre ha trascorso quasi due terzi della sua vita e, per questo, ha avuto tutto il tempo di dedicarsi allo studio. Adesso sembra aver raggiunto un obiettivo. Secondo le scarne notizie che trapelano dal penitenziario di Viterbo, dove il 41 bis si applica in maniera molto rigida, Vitale starebbe per laurearsi in giurisprudenza. Saranno state le sue vicende giudiziarie a fargli venire la voglia di approfondire la materia. Sta di fatto che a breve sosterrà la tesi che ha già chiesto e prenderà il dottorato. Pronto a tornare alla vita normale, come sperano i suoi legali e familiari, fra non molto tempo.

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