Il centrodestra sull’accordo Pd-M5S per la presidenza della commissione servizi sociali: “La maggioranza espressione della peggiore vecchia politica”

comune brindisi
BRINDISI – Nella mattinata odierna i componenti della Commissione Consiliare Permanente per i Servizi Sociali hanno eletto a Presidente il Consigliere Le Grazie (M5S) ed a vice Presidente il Consigliere Pesari (PD). L’esito dell’elezione è stato commentato positivamente dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Cellie, il quale ha parlato di “condivisione massima sulla scelta di queste due figure”.
A conferma che sulla designazione delle massime cariche rappresentative vi sia stato un accordo (o meglio una “massima condivisione” per usare le parole del Presidente) tra M5S e PD lo conferma anche il risultato dello spoglio delle schede che registra 13 preferenze per Le Grazie (3 del M5S e 10 della maggioranza) e 10 preferenze per Pesari.
Un consenso costruito con il bilancino che ha visto i 20 voti della maggioranza dividersi sapientemente tra Le Grazie (che vantava anche i voti del Movimento che gli avrebbero garantito la Presidenza) e Pesari.
Un’alchimia politica, una situazione davvero singolare se non unica che colloca il M5S a pieno titolo all’interno della maggioranza di governo, atteso che nessuna Commissione Consiliare Permanente è presieduta dall’opposizione.
A nessuno sfugge che a distanza di qualche mese dall’insediamento della Giunta Rossi, il settore dei Servizi Sociali ha già mietuto due vittime. Dapprima è toccato ad una figura apicale della Giunta, la dr.ssa De Vito, vice Sindaco con delega al ramo, poi al Presidente della Commissione Consiliare Permanente, Giuseppe Massaro di Leu. Se le dimissioni della De Vito sono il frutto della sfiducia del PD sorta a seguito della contrapposizione della vice Sindaco con la struttura burocratica, il secondo ha lasciato “per motivazioni personali” a cui nessuno crede, posto che proprio Leu aveva chiesto, dopo la vicenda De Vito, la rotazione dei dirigenti di palazzo di città, mai avvenuta.
È evidente che i Servizi Sociali rappresentano un comparto particolarmente delicato in cui ai bisogni reali delle fasce più deboli della popolazione potrebbe fare da contraltare la tentazione di creare larghe sacche di consenso clientelare se è vero che la ripartizione assorbe una larga fetta del bilancio comunale, pari ad oltre 14 milioni di euro. Che si tratti di un settore che merita la massima attenzione vi è l’opinione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Cellie, secondo il quale il Presidente Le Grazie ed il vice Presidente Pesari “potranno proseguire il lavoro svolto in questi mesi su argomenti delicati”.
Tuttavia in passato, anche recente, sia sulla vicenda De Vito che sulla gestione in generale dei Servizi Sociali il M5S aveva assunto, come tutta l’opposizione, una posizione molto dura nei confronti dell’amministrazione Rossi.
In una nota stampa del 28 ottobre 2018 il Movimento, riprendendo le dichiarazioni della dr.ssa De Vito, denunciava che un settore così strategico per la città venisse “direttamente gestito da un partito” (il riferimento è al Partito Democratico, quello che oggi ha determinato l’elezione di Le Grazie) “che esercita il controllo diretto sul relativo dirigente senza nessuna possibilità di intervento da parte di giunta, sindaco ed assessore di riferimento”.
Critiche sollevò il Movimento anche rispetto alla figura del Sindaco “che non ha alcuna possibilità di contraddire quanto deciso dal partito di maggioranza (cioè il PD) ma è solo un mero esecutore di ordini, incapace persino di ottenere il posticipo delle dimissioni della sua vice”.
E più recentemente i pentastellati cittadini, alla presenza del Consigliere regionale Bozzetti, hanno denunciato profili di illegittimità per ben tre bandi riguardanti il settore dei Servizi Sociali, guarda caso pubblicati il 24 dicembre scorso, nel pieno delle festività natalizie, circostanza, quest’ultima, definita “la peggiore prassi amministrativa che fa del merito, della trasparenza e della sana gestione della cosa pubblica principi privi di contenuti”. In quella circostanza il Movimento, inoltre, denunciava una presunta discrasia fra una comunicazione ufficiale del settore Servizi sociali attestante che non era stato invitato alcun operatore tramite pec, in quanto la procedura di gara era aperta, e una tabella allegata ai bandi dalla quale emergerebbe il contrario e cioè invece che sarebbero stati invitati dei soggetti (da un minimo di uno a un massimo di quattro) per ogni gara, nonché, infine, la presenza nella commissione di gara di assistenti sociali del Comune di Brindisi assunti nel 2018 con contratto a tempo indeterminato, che in passato avrebbero lavorato alle dipendenze di cooperative che oggi gestiscono alcuni servizi per l’ambito Br/1, con evidenti profili di grave incompatibilità.
Come partito di opposizione prendiamo atto dell’inversione di rotta dei pentastellati che da forza di opposizione, critica nei confronti dell’amministrazione Rossi proprio sul settore dei Servizi Sociali, oggi ne presiedono la Commissione Consiliare grazie ai voti della maggioranza che, da parte sua, dimostra di essere espressione della peggiore vecchia politica.
I coordinamenti cittadini di Forza Italia
Lega
Fratelli d’Italia
Idea

3 COMMENTI

  1. Benissimo così, invece! Un’espressione dell’opposizione potrà cosi “vigilare” sui servizi sociali, considerati i vostri sospetti.

  2. L’elezione di presidente e vice presidente della Commissione Consiliare permanente dei servizi sociali, rispettivamente del consigliere del Movimento 5 Stelle e del PD, ha suscitato l’ira polemica dell’intero centro destra che ha definito la maggioranza, che gestisce il Comune di Brindisi, la peggiore espressione della vecchia politica. Orbene, ove riconosciuto vero con sforzo di immaginazione detto assioma, vi è chi pensa alla non incisività del gruppo di opposizione in consiglio comunale che, per scarsezza di studio delle norme e regolamenti afferenti la gestione dell’Ente, consente all’Amministrazione dopo circa 8 mesi dall’insediamento a rimanere bloccata nelle sabbie mobili in cui si è cacciata.
    Brindisi, 19/03/2019 Franco Leoci

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