Il Cinzella Festival si sposta a Taranto: criticità strutturali del Capannone ex Montecatini impediscono l’evento a Brindisi

Ora è ufficiale: il Cinzella Festival non si terrà più a Brindisi. Gli organizzatori hanno dovuto ripiegare su Taranto a causa delle problematiche strutturali del capannone ex Montecatini, la location inizialmente prevista per l’evento. Le criticità riscontrate nella struttura del capannone ex Montecatini riguardano il tetto e altri cedimenti pericolosi, che hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza. Senza certezze sulla disponibilità dell’edificio entro la data prevista del 15 agosto, gli organizzatori del festival hanno dovuto trovare una soluzione alternativa, scegliendo la rotonda del lungomare di Taranto. La notizia è stata ufficializzata questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi a Taranto. Il festival, che si svolgerà dal 15 al 17 agosto, ospiterà artisti di fama internazionale. Tra i nomi di punta figurano Gene Simmons, bassista e cofondatore dei Kiss, che si esibirà il 16 agosto, il musicista danese Trentemoller (unica data italiana) e il francese Vitalic, entrambi il 15 agosto, e il duo inglese post-punk Sleaford Mods, che chiuderanno l’evento il 17 agosto. I biglietti sono già disponibili sulle piattaforme Xceed e Viva Ticket.

Un’occasione mancata per Brindisi

Il trasferimento del festival rappresenta una perdita significativa per Brindisi, che sperava di beneficiare dell’afflusso di visitatori provenienti da tutta la Puglia e oltre. L’evento avrebbe offerto una spinta all’economia locale e vivacizzato l’estate brindisina, ma le problematiche strutturali del capannone ex Montecatini hanno costretto gli organizzatori a spostarsi.

Prospettive future

Nonostante il cambio di sede, l’evento promette di mantenere il suo spirito innovativo e la sua qualità artistica, offrendo un’esperienza unica al pubblico. Gli organizzatori esprimono fiducia che il festival possa tornare a Brindisi nelle prossime edizioni, una volta risolte le problematiche strutturali, e continuano a considerare la città un’importante destinazione per eventi culturali e musicali.

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